Cosa hanno in comune il registra Danny Boyle, gli Underworld è l’iguana storica del rock Iggy Pop? Lo sanno tutti da almeno vent’anni. Ed è grazie allo splendido sequel di Trainspotting realizzato un paio di anni fa da Boyle che gli Underworld e Iggy Pop si sono incontrati di nuovo. E in questi giorni annunciano i dettagli del loro nuovo EP Teatime Dub Encounters, uscito il 27 luglio su Caroline International.
Durante la composizione della colonna sonora di T2 Trainspotting, Rick Smith ha incontrato Iggy Pop al savoy Hotel di Londra. Questa la sua testimonianza: “Iggy soggiornava al The Savoy e disse ‘si possiamo vederci e parlarne’ perché entrambi ci sentivamo fortemente connessi a Trainspotting e a Danny. Iniziai a pensare che avevo una sola chance per convincere questo gentiluomo a lavorare insieme. Quindi mi presentai con metà del mio studio, presi una camera, montai il tutto e aspettai seduto.” Al suo arrivo Iggy trovò uno studio funzionante e tanto entusiasmo.
Questa invece la versione di Iggy: “Quando ti trovi davanti una persona che ha preparato uno studio in una camera d’albergo, un regista fresco di Oscar in diretta Skype, un microfono di fronte a te e 30 pezzi di musica perfetta, non fai lo smidollato che dice ‘uh uhhh’…la mia mente correva all’impazzata.”
Così è nato Teatime Dub Encounters, sessioni clandestine in una camera d’albergo più che in una tearoom, con l’ottimo auspicio della pubblicazione, lo stesso giorno (il 18 marzo 2016), degli album dell’uno e altro artista. L’EP, purtroppo di soli 4 pezzi, non è la colonna sonora di Trainspotting 2, e non è un vero e proprio disco.
Tutto ruota intorno a I’ll See Big, un pezzo fortemente ipnotico e contemporaneamente rock, lento, che i cori in sottofondo rendono onirico e mistico, su cui la voce di Iggy narra più che cantare, e si lascia andare a ricordi e considerazioni di uno dei più folli artisti rock oramai alla fine della sua carriera. Nel testo, ispirato anche da Boyle, Iggy Pop si lascia andare su considerazioni relative alla vita attuale, a ciò che resta di fama e gloria, ma con una chiave molto personale, dimessa, intima. I’ll see Big è perciò stesso un pezzo fantastico, in cui il tono basso e quasi confessionale di Iggy fa da contraltare alle invenzioni synth degli Underwolrd. A I’ll See Big fa da giusto contraltare Get the Shirt, la cosa più vicina a Lust for Life che gli autori dell’indimenticabile Born Slippy potevano costruire insieme all’Iguana, per testo e melodia. Trapped e soprattutto Bells and Circles ti lasciano il dubbio di essere un po’ dei riempitivi, con un ritmo lobotomico sopra al quale Iggy Pop si dimena parlando più che cantando.
Bisogna essere chiari: nessuno dei due artisti, né gli Underworld, unici veri eredi dei Chemical Brothers, né il mitico Iggy Pop sono qui nemmeno lontanamente al meglio delle loro forze.
Ma I’ll See Big soprattutto, e Get the Shirt e qualcosa anche del forte andamento ambient degli altri due pezzi (come non riconoscere nella base ritmica di Bells and Circles le stesse invenzioni di Born Slippy?) di cui si compone l’EP lasciano intravedere che un vero e proprio album dello stesso sapore nostalgico di T2 Trainspotting avrebbe potuto essere la sua giusta colonna sonora e comunque un altro capolavoro come lo fu la colonna sonora del Trainspotting originale. Underwordl e Iggy vogliono andare anche al di là del ricordo di quel film incredibile e della sua portata, ma producono un lavoro minimal, che comunque non sfigura e certamente farà notizia.
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autore: Francesco Postiglione