Elio Martusciello ha pubblicato lo scorso dicembre “Incise”, album autoprodotto (em_music) e in versione solista per l’esperto compositore partenopeo che lungo la durata di questo suo viaggio elettroacustico è ben accompagnato dai contributi lirici di Barbara de Dominicis, Nicoletta Battelli, Raffaella Iaccarino, oltre ad una misteriosa vocalist che ha preferito restare in anonimato.
Il performer e docente napoletano scolpisce il suono in vellutati ambienti acustici scossi da frammenti elettronici, tra granuli, clouds e microsounds di diverse intensità che generano costantemente nuove timbriche e che viaggiano a differenti fasi e velocità o anche su canali stereo alternati, così da creare talvolta dei foschi soundscapes, altre volte profonde textures o tappeti sonori adagiati su suoni percussivi metallici e non-ritmiche effervescenti.
Si potrebbero definire “canzoni di musica concreta”, complici anche arrangiamenti sapientemente orchestrati e un suono equilibrato, molto pulito; elementi tali da orientare il lavoro verso una garbata venatura pop, che riesce altresì a guadagnare spazi tra parti industrial con qualche vago riferimento trip-hop.
La dinamica d’insieme è così fortemente caratterizzata da harsh noises, bleeps e glitch di ogni natura ed entità che creano tempeste magnetiche e scavano solchi tra sconfinati pads che rendono in definitiva il suono arioso e dilatato completato dagli interventi vocali in alternanza tra le cantanti.
Il tutto in quindici brani comprendenti la rivisitazione della traccia ‘Swollen’ del duo inglese Bent e per la durata complessiva di poco meno di cinquanta minuti.
Le composizioni e i loro titoli sono un adattamento dal libro di poesie “Strettoie” dell’autore di stanza a Roma Marco Giovenale.
Autore: Luigi Ferrara