Beati coloro che non conoscono i lavori di Jeremy Barnes e Heather Trost perché avranno ancora qualcosa di bello da scoprire nella musica indipendente americana.
Certo, dire così può essere deviante poichè A Hawk and A Hacksaw, qui al settimo album, sono in realtà artefici di un ineffabile crossover di folk, world music ed etnica che comprende le fanfare dell’est Europa e la musica rituale del vicino Oriente suonate come un’orchestra balcanica che vuole sonorizzare danze, racconti e leggende immaginari. E in quei rari momenti in cui è l'(early) elettronica ‘Stereolab oriented’ ad entrare in gioco, il duo del New Mexico riesce anche ad essere giocosamente psichedelico.
Non solo misterioso, malinconico o austero dunque, questo paesaggio sonoro per veri viaggiatori è visivo ed emozionale, terapeutico come il titolo dell’album suggerisce e i due di Albuquerque lo compiono in compagnia del clarinetto del turco Cüneyt Sepetçi, dell’ungherese Unger Balász al cimbalon, della tromba di Sam Johnson, da Noah Martinez e da John Dieterich dei Deerhoof.
E’ dunque chiaro che siamo in territori alquanto lontani dal rock propriamente detto, ciò nonostante consiglierei caldamente Forest Bathing a chi ama Silver Mt.Zion, Grails, Akron Family, Calexico, Goat ed ultimi King Gizzard.
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autore: A. Giulio Magliulo