Rivedrà la luce attraverso la storica label olandese Staalplaat uno degli album più rappresentativi di Bryn Jones, meglio conosciuto come Muslimgauze, produttore e compositore di Manchester scomparso prematuramente nel 1999 a soli trentasette anni.
Il full-lenght “Mullah Said” fu prodotto dalla stessa etichetta di Amsterdam nel lontano 1998 e oggi viene riproposto in doppio vinile con la copertina ritoccata rispetto alla versione originale.
Bryn Jones non era un musulmano praticante e non è mai stato in Medio Oriente. I suoi album come Muslimgauze, tuttavia, lo qualificarono come uno degli artisti occidentali più esplicitamente inclinati a favore del movimento di liberazione palestinese. I titoli dei brani nella tracklist sono eloquenti e la mesmerica ‘Every Grain Of Palestinian Sand’ accompagna – in due parti – lungo l’ipnotico viaggio elettronico tra la Palestina e l’India con il tema e le textures portanti della release.
Muslimgauze era un pozzo inesauribile di creatività: non si contano i suoi dischi e le pubblicazioni sono numerosissime soprattutto quelle a edizione limitata, del resto la carriera dell’autore inglese era cominciata già all’inizio degli anni ottanta; si parla di almeno novanta produzioni su trentadue etichette diverse e circa duemila composizioni!
L’album fu registrato al Cutting Room situato nell’Abraham Moss Centre di Manchester e che Jones usava chiamare Abraham Mosque.
La Staalplaat ha comunicato che la ristampa di “Mullah Said” sarà disponibile da fine gennaio.
Autore: Luigi Ferrara
Muslimgauze – “Mullah Said” – Tracklist
1. Mullah Said
2. Every Grain of Palestinian Sand
3. Muslims Die India
4. Every Grain of Palestinian Sand
5. Muslims Die India
6. An End