Shawn Colvin e Steve Earle, entrambi star del country e con una carriera più che trentennale, hanno incrociato le loro strade soltanto pochi anni fa quando la cantautrice aprì un concerto di Earle nel Massachusetts, con una strepitosa performance per sola voce e chitarra. I due divennero subito amici collaborando saltuariamente ma nel 2014 realizzarono il tour “Songs and Stories, Together Onstage” che andò talmente bene che Earle propose a Colvin di registrare un disco che ne catturasse lo spirito. Così questo disco è il frutto di quella vicenda. In scaletta troviamo nove brani di cui quattro cover e cinque scritti a quattro mani.
Lo stile musicale è un riuscitissimo country-blues carico e che denota la tanta esperienza e la maestria del duo, spalleggiato da un’ottima backing band e dalla produzione di Buddy Miller.
L’album parte con l’entusiasmante ballata circolare “Come what may”, con i due che si rincorrono in modo dialettico, e prosegue con il country-blues/bluegrass, con chitarre che si intrecciano, di “Tell Moses” per giungere all’ottima cover di “Tobacco road”, resa molto penetrante e tagliente.
Il duo omaggia gli Stones con una “Ruby tuesday” corale e avvolge con la melodia di “The way that we do”, mentre con “Happy and free” si lascia andare ad una ballatona country coinvolgente ed irresistibile. Buona la riuscita della cover di “You were on my mind”, tanto quanto il country-blues agrodolce di “You’re right (I’m wrong)”. Il duo non poteva esimersi dall’omaggiare Emmylou Harris con “Raise the dead” e conclude il lavoro con la scarna e a cappella “You’re still gone”. Un disco che denota un’intesa perfetta tra i due artisti.
autore: Vittorio Lannutti