Non di solo mainstream si vive. C’è chi, dopo anni di onorata carriera, continua a raccogliere consensi nel panorama underground, senza che questo ne sminuisca la valenza. I Dillinger Escape Plan, ad esempio, sono da molti considerati i precursori dell’incrocio tra math-core e metal. La loro infuocata presenza scenica, la bravura tecnica del chitarrista Ben Weinman e la versatilità del cantante Greg Puciato, li hanno resi una delle band di culto per eccellenza, a livello internazionale, nell’ambito della musica “pesante”, come testimoniano anche le collaborazioni dal vivo e non, con artisti quali System Of A Down, Mastodon, Jane’s Addiction, Deftones, Mars Volta .
Per la gioia dei suoi fans, il quintetto statunitense si appresta a pubblicare, il prossimo Maggio, “One of Us is the Killer“, il suo nuovo album che sarà edito dalla label del gruppo, la Party Smasher Inc, con distribuzione BMG.
Registrato nel sud della California, insieme al co-produttore e assistente di lungo corso, Steve Evetts (Glassjaw, The Cure, Suicide Silence), il full-lenght vede la produzione addizionale di Ben Weinman, presso i suoi personali studi di registrazione e la masterizzazione curata da Tom Baker (Deftones, Nine Inch Nails, Beastie Boys). Da fine Aprile, partirà un tour promozionale, ancora in fase di sviluppo, che al momento non prevede date nel nostro paese.
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