Signori e signore eccoci di fronte a una sorpresa incredibile, una novità esplosiva (News from the Universe si chiama infatti il disco) nel panorama italiano (italiano solo perché Daév è al secolo Davide Fusaro, poliedrico strumentista e vocalist romano) e possibilmente anche internazionale: una voce impressionante (non a caso Davide è da tempo il vocalist di una importante cover band dei Muse, i Muscle Museum) dalle sfumature praticamente infinite, acuta, suadente, quasi femminile eppure grintosa, e un arrangiamento musicale ricchissimo, ben pensato, semplice eppure prezioso, dove prevale su tutto la chitarra acustica di Daév che dà a tutto l’album una piacevolissima impronta di folk-pop, come certa musica attuale israeliana da cui sembra al primo ascolto che il cantautore provenga.
E invece Daév ripercorre nel suo disco di debutto, News from the Universe, un po’ tutto il panorama rock, pop e folk classico anglosassone.
Del suo ottimo debutto Davide dice così: “News From the Universe è una raccolta di brani che spazia tra sonorità che vanno dal rock al gospel, attingendo al cantautorato folk, alla world music e alla progressive. L’intimità degli strumenti acustici e della voce si contrappone costantemente alla spazialità degli elementi elettronici ed alla pluralità dei cori, con l’obiettivo di creare un ponte tra l’universo interiore e quello reale, tra un individuo alla ricerca di sé stesso e il pianeta terra, il luogo in cui è approdato senza volerlo, costretto dalla gravità, ma del quale finirà per sentirsi parte imprescindibile”.
Se questa auto-presentazione vi suona eccessiva, in realtà alla descrizione autopromossa manca ancora qualche dettaglio: anzitutto la tonalità ariosa, solare, energetica, che pervade tutto il disco, proveniente principalmente dalla prevalenza dell’acustica e dalla voce calda e quasi da soprano di Davide. Canzoni come Boxes, Wingsbeat, Run Hero, Zelda, Dear John (nella quale si sentono echi di Jeff Buckley più che distinti) sono di un’energia e allegria trascinanti, mentre più riflessive e intimiste sono la splendidamente invernale December Song, o la malinconica e poppeggiante Prayer in B, o The Reflection, o la intensissima Wrong Side of the World, intimista e giocata tutto su arpeggi di chitarra, o la funkeggiante Fog O, ma in sostanza il disco attraversa sapientemente tutto il panorama delle emozioni sonore che una musica può provocare.
Da dove viene tutto questo?
Sicuramente dalla grande esperienza accumulata con umiltà da Davide, che, appassionato di rock, e cantautorato anglo-americano, sin dal liceo comincia a formare ed a prendere parte a diverse band., fondando nel 2005 la band Reversense e studiando presso la Sonus Factory con Arianna Todero. Dal 2006 fa parte dei Muscle Museum, con cui si esibisce in tutta Europa. Nel 2008 vince con i Reversense il concorso musicale RomaRock-RomaPop. Nel 2011 si esibisce alla serata celebrativa del Maestro Mogol “Mogol 50 anni di successi” in piazza del Campidoglio a Roma e lancia, insieme a Damiano Bianchi, “The Room Studio”, uno studio in cui inizia a lavorare come arrangiatore, compositore e turnista in vari progetti musicali. Dopo 6 anni, diversi live e 2 EP prodotti, i Reversense si sciolgono e Davide decide di fondare il progetto solista Daév, da cui l’EP omonimo del 2013. Nel 2015 partecipa al programma televisivo “The Voice of Italy” e si fa conoscere a livello nazionale, ampliando la sua rete di fan e di contatti.
E ora, al momento opportuno, arriva il disco, frutto quindi di tutta questa poliedrica sperimentazione su più fronti, ma frutto anche della produzione di Paolo e Pietro Micioni (già al banco mixer di Marina Rei, Niccolò Fabi, Neri per Caso e Tiromancino) e Massimo Zuccaroli (compositore per Giorgia e docente in Sound Engineering e Produzione Artistica Digitale, con cui ha fondato la Twilight Music nel 2016, presso cui esce appunto News From The Universe.
Due debutti, dunque, discografico e strettamente artistico, che danno vita a un autentico capolavoro, un disco il cui sapore internazionale, a tratti anche etnico, non lasciano per nulla intravedere le origini italiane e cantautoral-classiche del nostro Daev, la cui cultura musicale sembra veramente venire da un’altra galassia, quell’universo da cui piacevolmente ci porta notizie più che positive.
https://www.facebook.com/daevmusic/
https://open.spotify.com/album/52m4E8xnHh2Zlj6zq5NqTL
autore: Francesco Postiglione