Sicuramente il Moogfest è tra gli eventi musicali più importanti dell’anno a livello mondiale e per darne conferma costante l’organizzazione riesce sempre a concedere una notizia ad effetto che in genere coincide – giustamente – con l’inizio della vendita dei biglietti.
Quest’anno infatti la line-up della rassegna è composta solamente da artiste donne, transgender e non-binary inserite nel programma / motto del 2018 “Always On“, una risposta a molti festival che accusati di mancanza di diversità nei cartelloni si giustificavano indicando una carenza di artisti in questo senso.
Non solo, l’altro annuncio in vista della prossima edizione è stato il lancio progetto in partnership con il Tom Tom Magazine, “Always On” come preview del festival in un web-evento dell’umanità anno 2017 che si è concretizzato con un live stream di cinquanta ore dal 6 all’8 dicembre con la medesima “opzione” artistica e con alcune musiciste che poi saranno ospiti anche durante il periodo di festival vero e proprio, corrispondente in linea con le ultime edizioni al mese di maggio, precisamente dal 17 al 20.
Confermata anche Durham, in North Carolina, la località che ospita la manifestazione a partire dal 2016 dopo lo stop dell’anno precedente e il periodo ad Ashville – attuale sede della celebre Moog Music – sempre nel North Carolina – e con le primissime edizioni (dal 2004 al 2008) partite invece da New York con l’intenzione di commemorare l’amatissimo Bob Moog, la genialità e inventiva del compositore/scienziato che ha cambiato il corso della musica, nato il 23 maggio 1934 a New York e deceduto il 21 agosto del 2005 proprio ad Asheville, dove l’ingegnere ha operato negli ultimi decenni, fino al sopraggiungere della morte.
Oltre al fattore musicale e d’intrattenimento, il Moogfest si orienta molto verso “l’ingegneristica” e punta al fattore didattico: la Moog Music da più decenni è stata all’avanguardia nella progettazione e produzione di apparecchiature per la creazione del suono e lo è tutt’oggi, con strumentazione sempre di carattere e “handcrafted with care by Employee-Owner in Ashville“.
I nomi nella line un in un “politicamente corretto” ordine alfabetico:
Amber Mark, Annie Hart, Armen Ra, Aurora Halal, Bonaventure, Carla Dal Forno, Caterina Barbieri, Chelsea Manning, DJ HARAM, Ellen Allien, Emily Sprague, Fatima Al Qadiri, Fawkes, Gavin Rayna Russom, Helen Money, Honey Dijon, Jamila Woods, Jenny Hval, Kaitlyn Aurelia Smith, Karyyn, Katie Gately, Kristin Kontrol, Kyoka, Lawrence Rothman, Madame Gandhi, Maliibu Miitch, Midori Takada, Nadia Sirota, Nicole Mitchell, Noncompliant, Pamelia Stickney, Sassy Black, Shanti Celeste, SOPHIE, Stud1nt, Umfang, Upper Glossa.
Autore: Luigi Ferrara