Molto suggestiva l’intro Earth’s Crying per chi del rock ama le atmosfere arcane ed epiche, vicine a Gilmour, al metal ma anche alla fusion. Spiazzante quindi la sequenza che prevede It’s a Slow Food Talk, funky anglo/piemontese inno al buon mangiare.
Genova per Me chiarisce un po’ il tutto nel suo format rock-cantautorale: i Garcino sanno suonare, insegnano tutti musica, non sono di primo pelo e fondamentalmente vogliono divertirsi con quella manciata di consapevolezza che fa sì che i messaggi contenuti nelle canzoni presentate siano piene di buoni sentimenti e positività (ecologia, amore, integrazione..).
Se fossi in un pub o ad una festa di piazza potrei condividere la foga hard-rock di Trains of Tanaria, abbandonarmi alle sapienti scale blues della title track, perfino assaporare il retrogusto progressive dell’Ambigua Verità ma al di fuori di un contesto live faccio molta fatica ad entrare nel mood giusto poiché non ne ho il tempo che i Garcino mi hanno già portato altrove.
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autore: A.Giulio Magliulo