Formatisi nel 2003 e giunti al terzo album, il trio svizzero dei Redeem può continuare ad ambire ai grandi palchi e alle heavy rotation delle tv musicali europee perchè una delle caratteristiche della band è quella di riuscire a creare anthem da ‘eurorock’ puro, di quello che impazza nella parte centrale del nostro continente e che si sente pochissimo da noi per radio ad eccezione di certe emittenti dell’Alto Adige di lingua tedesca.
Le sue caratteristiche sono facilmente riconoscibili: cantato in inglese, melodie ultracatchy al primo giro, produzione plasticosa, epica eccessiva, pretesa di voler arrivare diretti ad un pubblico esteso che immaginiamo adolescenziale e dai gusti non ancora maturi.
Poi andando a cercare altri elementi emergono i Muse, il nostro The Niro più sanremese, interessanti spunti alternative metal e crossover dei nineties, soluzioni insomma più intriganti se non si piegassero a quell’estetica un pò troppo barocca, da accendini alti al cielo e mieloso romanticismo.
Buon per loro, un po’ meno per noi.
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autore: A.Giulio Magliulo