Hanno il sapore del talento i salentini I Misteri del Sonno, hanno la tempra giusta per attecchire e probabilmente destinati a fan accaniti in tutta Italia e – se ci sanno fare – non solo. Il nome dell’album è i misteri del sonno, è appunto il titolo del loro primo official, otto brani bombastici e inediti più due cover (I’m happy dei Soerba e Sugar man di Rodriguez) che esercitano una carica energetica straordinaria, un livello d’approccio navigato, che assale con verve, stravaganza e refrain irresistibili padiglioni auricolari in fregola di buona musica.
Un disco che è anche scossone elettrico, in equilibrio perfetto tra acutezza lirica, visioni quotidiane e inquietudini melodiose, tracce che sono un orgasmo di rock slegato, di quello che ha una dimensione onirica e irraggiungibile, out borders per dirla diretta e che raggiunge tutti i nervi scoperti dell’ascoltatore. Anarchico nell’andatura e pensante di striscio, l’album è una perturbazione “sudista” che stravolge i canoni del consueto underground. Con la “spiritualità Agnelliana” che è ovunque, pezzi come l’hit radio Tu non vuoi morire, la schizzata punky Perdente, la ballatona amperica La stanza d’inverno o la deriva indie pop di Riff in mi, si accasano subito nella playlist mentale di ognuno fino a scolpirne la sensazione del “non poterne fare più a meno”.
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autore: Max Sannella