L’algido, elegante e misteriosa forma astratta del pop minimale nordeuropeo viene coniugata da Il Geometra Mangoni col tepore di una scrittura lirica, comunicativa e più classica tipica delle nostre parti, con suoni ricercati ma melodie ariose, ruspanti, in crescendo, ben sviluppate anche grazie alla buona voce di Maurizio Mangoni, musicista toscano titolare unico di questo progetto.
Il videoclip del singolo intitolato ‘Un altro Inverno‘ in qualche modo è rappresentativo della musica così descritta, narrando di un viaggio intergalattico nel vuoto cosmico a bordo però di un vagone di un treno anni 80: retrofuturismo, romanticismo e malinconia radiofonica prestati ad una canzone che si apre ad un ritornello tastieristico un po’ Battiato, molto riuscito.
Prevalentemente tastieristiche, le canzoni del Geometra sono arricchite da arrangiamenti ricchi, elettronici, mantenendo sempre una componente cantautorale, con testi ricercati, problematici, ed un andamento pop sofisticato.
Da segnalare il brano intitolato ‘La Danza della Formica‘, stilisticamente omogeneo con ‘Un altro Inverno’ ed ugualmente riuscito, e poi ‘La Domenica‘, forse il più ‘anomalo’ del disco, dai risvolti soul e con un andamento ancor più dilatato ed irregolare, in grado di distinguersi per particolare creatività.
L’Anticiclone delle Azzorre dunque è un buon disco pop cantautorale italiano, che guarda all’oggi e propone la qualità come chiave per distinguersi.
http://www.ilgeometramangoni.it/
https://www.facebook.com/pages/Ilgeometramangoni/255184031183731
autore: Fausto Turi