È un percorso artistico quello dei Blessed Child Opera, attraverso un’inquietudine raccontata in ogni sua sfumatura e senza mai sedersi su un genere musicale per cavalcarlo anche quando di recente le mode hanno artificialmente riportato in auge la dark wave, ed in questo settimo album il gruppo giunge ad una nuova sintesi musicale forte di alcune certezze – il favore e l’affetto di un pubblico fedele e trasversale, ma anche una crescita personale che porta a mettere dei punti fermi nel proprio punto di vista sulla vita – che ne modificano non tanto la poetica dark romantica di fondo quanto la voglia di comunicare ed un tepore espressivo nuovo, anche speranzoso, ravvisabile ad esempio nell’elegante ‘Mother‘, o nella placida, albeggiante ‘The Despair like a Trail‘, per un gruppo che si conferma vitale, e che dal vivo offre da sempre un’intensità impressionante.
La musica di Paolo Messere parte da uno sguardo critico, pensieroso sulla condizione umana, in cui però non c’è ombra di resa ma una tensione verso le avversità; è una musica notturna e chiaroscurale, barocca ma mai formale, ed anzi a questo giro si misura in ‘X-Star‘ con interessanti atmosfere neo-folk, abbastanza originali per il gruppo, e nell’acustica ‘No One’ sviluppa nella seconda parte una struggente, entusiasmante ritmica.
‘Who I Am‘, ed il singolo corredato da un videoclip in bianco e nero, brano d’apertura del disco, intitolato ‘We can’t Be Rivals of God‘, riportano invece alle atmosfere più buie del precedente lavoro intitolato The Darkest Sea (2013), mentre il brano di chiusura, intitolato ‘I Know Everything‘, è una placida riconciliazione, almeno temporanea, con questa realtà, con il canto raddoppiato di Paolo Messere perfettamente a suo agio su una tessitura acustica piena di armonia.
Al disco hanno partecipato anche Matteo Dossena (batteria) e Valeria Sorce (voce), mentre Paolo Messere compare alla voce, chitarre e tastiera.
Ancora un centro, dunque, per questa band italiana longeva e più viva che mai, da cui aspettarsi sempre cose nuove.
autore: Fausto Turi