Il mago assoluto della trance dance, Ludovic Navarre – al secolo St Germain – torna ad imbambolare il mondo attraverso le sue manipolazioni, cilindri di suoni magici e arti incantatorie varie con un disco che porta solo il suo logo e una scia interminabile si atmosfere Maliane da rimanerne rapiti integralmente. Se avete staccato più di una volta la spina terrestre con quel capolavoro che rimane nell’olimpo del suono, quel Tourist di anni fa, ora potrete riprendere quel trip ma con destinazione Africa subsahariana, in quella terra fantastica e bluesy (Mali) regno di n’goni, balafon, kora e che – una volta mischiati – a loop elettronici chitarre elettriche, spazzolate jazzly, nenie di musicisti tuareg, sax e pianoforti, ne esce una sistematica “droga legale” da prendere, sorbire e abusare a livelli bestiali.
Otto dosi di trip multi colorati che il genio St Germain vende al mercato dell’udito, una dilatazione sensoriale di percussioni tribali e beat contemporanei di bellezza “contaminata” inesauribile, otto brani dove fondere la propria voglia di libertà.
Dagli echi di Real blues, al groviglio di ossessioni notturne Hanky-panky, passando tra i dubbies Bristoliani di Mary L. è tutto un sogno perfetto, sogno di polvere, stelle e battiti emozionali. Il dio del french touch è tornato, buon viaggio!
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autore: Max Sannella