Canzoni prevalentemente in lingua inglese, voce femminile ed arpa spingono inizialmente ad un confronto con Joanna Newsom, musicista folk americana autrice nel 2006 del clamoroso Ys che riportò l’arpa all’attenzione generale per il tempo di una stagione ma bisogna dire che le coordinate musicali di Guest, esordio discografico di Cecilia, sono piuttosto distanti, perché quello della cantautrice torinese è un delicato, evocativo, elegante e soprattutto moderno pop internazionale che solo incidentalmente qua e là intercetta il folk – ‘Eleder Tree Wine‘, dalle parti di Enya – e che inoltre si mantiene su toni e formule improntati all’immediatezza.
L’utilizzo che fa su disco Cecilia dell’arpa, strumento complesso, ingombrante, finanche doloroso, pregiudizialmente considerato solo femminile, che richiede un’estenuante lotta quotidiana per l’accordatura e che raramente ha trovato espressione efficace al di fuori del folklore e della classica, è invece moderno e funzionale: arpeggi snelli, ritmo sostenuto e soluzioni timbriche asservite alla forma pop di stampo tastieristico – ‘Winter Guest‘ – in un contesto tra l’altro generalmente elettronico, per un inedito contrasto tra sintetico ed antico che convince pienamente ad esempio in ‘Ladies‘ e in ‘Sei Bianca‘, cantata in italiano come ‘Aria Immobile‘, che sembra quasi una produzione di Casasonica, con l’arpa che si concede in ogni caso anche quei fraseggi barocchi che gli appassionati del genere possono aspettarsi, come nel ricco spartito della pregiata ‘Snow‘.
Impeccabile la voce suadente di Cecilia e sorprendentemente sicura per un’artista all’esordio discografico proiettata da subito in uno scenario ambizioso, che più o meno involontariamente intercetta i suoni algidi islandesi della modernità, dell’interiorità e dell’immaginazione al potere.
Il successo di Guest è ovviamente, e prima di tutto, nella qualità delle canzoni, ma anche nella sfida originale di un crossover che non sia soltanto una curiosità new age, ma qualcosa che effettivamente possa girare nelle radio.
http://www.ceciliaharp.com/
https://www.facebook.com/ceciliaharpmusic/timeline
autore: Fausto Turi