Si conclude oggi la rassegna che da quasi mezzo secolo anima la cittadina di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. Tantissimi i film in gara e un blu carpet stellare ad omaggiare il festival dedicato al cinema per bambini e ragazzi che ha incantato il mondo e che, negli anni, si è evoluto in un’esperienza totale che abbraccia le discipline più disparate. Non solo cinema, dunque, ma anche tanta musica, teatro, laboratori e digital education.
Quarantacinque anni e non dimostrarli: il Giffoni International Film Festival, la leggendaria rassegna dedicata al cinema per l’infanzia e l’adolescenza voluta da Claudio Gubitosi ha ormai raggiunto il traguardo della maturità. Libero dai segni del tempo, la manifestazione che da quasi mezzo secolo anima la cittadina salernitana di Giffoni Valle Piana, è dedicata quest’anno al monito oraziano, “carpe diem” e alla necessità di cogliere l’attimo fuggente, proprio come proponeva l’indimenticabile professore John Keating, interpretato dal compianto Robin Williams nell’omonimo film girato da Peter Weir.
Un cogliere l’attimo che vuole essere allo stesso tempo un fondamento, un invito e un monito rivolto ai giovani partecipanti e fan del festival. Una filosofia di vita che, rifuggendo l’edonismo, si fa determinazione.
PARTERRE STELLATO Stellare, come di consueto, il parterre di artisti che hanno sfilato sul “tappeto rosso” della rassegna: dagli italianissimi Edoardo Leo, Nicolas Vaporidis, Fabio Troiano e Tea Falco, agli inglesi Tom Felton e Martin Freeman, agli statunitensi Orlando Bloom, Mark Ruffalo e Darren Criss.
Non ha resistito allo scintillio delle luci della ribalta il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, per la prima volta nella cittadina salernitana. Ad accompagnare l’esponente del governo, il direttore Claudio Gubitosi, il presidente del Gff, Piero Rinaldi e il sindaco di Giffoni Valle Piana, Paolo Russomando.
I NUMERI DEL FESTIVAL Oltre 3.600 giurati provenienti da circa 50 Paesi (tra cui Australia, Corea del Sud, Francia, Giordania, India, Iraq, Libano, Palestina, Qatar, USA), per la prima volta sono giunti nella Cittadella di Gubitosi delegazioni dall’Iraq, dal Marocco, dal Pakistan e dal Tajikistan. Novantasette i film in concorso, provenienti da ventisette nazioni. Francia (14), USA e Italia (11) i paesi con il maggior numero di opere in gara nelle sette sezioni del festival (Elements + 3, Elements +6, Elements + 10, Generator + 13, Generator +16, Generator +18, Gex Doc), seguiti ad ampia distanza da Germania (8), Gran Bretagna (6), Russia e Danimarca (5). Centocinquantasei le opere in programma, di cui ben sette anteprime: dai disneyani Ant- Man e Inside Out, alla presentazione del teaser preview di Hotel Transylvania 2 e l’anteprima di Pixels, entrambi targati Warner Bros.
TEASER PREVIEW E ANTEPRIME Tra le esclusive della rassegna, la proiezione del film d’animazione Quando c’era Marnie, l’ultimo lungometraggio dello Studio Ghibli, distribuito dalla Lucky Red. La casa distributrice guidata da Andrea Occhipinti ha presentato al festival anche i teaser preview de Il Piccolo Principe di Mark Osborne, Un Bacio di Ivan Cotroneo, Breaking Dance di John Swetnam e Game Therapy di Ryan Travis.
Dedicato alla figura di De Filippo, Eduardo e i Burattini, il docu-film diretto da Francesco Saponaro.
Diretto da Veronica Pivetti “Né Giulietta, Né Romeo”, distribuita dalla Pigra srl e in anteprima al festival insieme alla presentazione del teaser preview di Babbo Natale Non Viene Da Nord, il nuovo film di Maurizio Casagrande che ha avuto come set anche la città di Salerno.
I partecipanti al festival potranno vedere con quasi un mese di anticipo, rispetto agli spettatori delle sale italiane, anche la commedia americana The Duff (L’ A.S.S.O. nella manica), il poetico Città di Carta (Paper Towns), l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di John Green (distribuito da 20th Century Fox e atteso al cinema il 3 settembre) e il teaser preview di Minions, film d’animazione di Pierre Coffin e Kyle Balda, distribuito dalla Universal.
MARATONA DEDICATA A ROBIN WILLIAMS La giornata di apertura del festival, giovedì 16 luglio, è stata dedicata ad una lunga maratona dedicata all’attore statunitense. Ad aprire la rassegna, naturalmente, L’ATTIMO FUGGENTE di Peter Weir. HOOK – CAPITAN UNCINO di Steven Spielberg, JUMANJI di Joe Johnston, WILL HUNTING – GENIO RIBELLE di Gus Van Sant e L’UOMO BICENTENARIO di Chris Columbus sono gli altri film proposti.
I FILM IN GARA Ben ventiquattro le opere di animazione proposte al pubblico dei più piccoli del GFF nella sezione ELEMENTS + 3. Trai film in concorso: Waves in the sky del messicano Gildardo Santoyo del Castillo, storia dell’uccellino Pedro che decide di migrare da solo perché incapace di volare in sincrono col suo stormo; The mods, degli italiani Alessandro Portincasa e Antonio Padovan che racconta delle peripezie di due fratellini impegnati nella costruzione di un puzzle 3 D e l’inglese The true nights, in cui si narra del piccolo Rulf, povero ragazzo di campagna che sogna di diventare cavaliere.
Nella sezione ELEMENTS +6 i protagonisti sono stati l’amicizia, il coraggio e la determinazione. Tredici i film proposti dal GFF ai bambini dai sei anni in su: da How to Steal a Dog a Amazing Wiplala, che racconta l’incontro fantastico tra una famiglia e un minuscolo mago. Dall’India arriva Rainbow, viaggio alla ricerca della felicità di due bambini, mentre sono italiani Grotto di Micol Pallucca e The Games Maker, diretto da Juan Pablo Buscarini. Sei i corti in gara: Me Buddy, Muhammad di Eleanor Walsh (Irlanda, 2014), Zero di Tony T. Datis (Francia, 2014), The Fly (La mosca) di Marco Di Gerlando (Italia, 2015), The Present di Jacob Frey (Germania, 2014), Vitello Digs a Hole di Dorte Bengtson (Danimarca 2015), The Wish Fish di Karel Janák (Repubblica Ceca, 2015).
È stata la fantasia a dominare la sezione ELEMENTS +10, dedicata ai bambini over 10 anni. Tra i film presentati: Paper Planes (Australia, 2014), diretto da Robert Connolly, dove è raccontata la passione di un ragazzo per il volo; The Shamer’s Daughter di Kenneth Kainz (Danimarca, 2015) è la storia di Dina, la figlia di una sciamana mentre in Mara and the Firebringer di Tommy Krappwies (Germania, 2015) protagonista è la giovane Mara che deve comprendere il senso delle sue inquietanti visioni.
Ampio spazio, però, è stato dato anche alla realtà come in Birds of Passage (Francia/Belgio, 2015), diretto da Olivier Ringer, che tratta il tema della disabilità e racconta la storia struggente dell’amicizia tra Cathy e la sua amica Margaux, costretta su una sedia a rotelle.
In Labyrinthus (Belgio, 2014), di Douglas Boswell, realtà e mondo virtuale si incontrano e si scontrano: un ragazzo scopre che una coetanea è imprigionata in un videogioco, spetterà a lui salvarla.
Il sogno e la musica hanno dominato la sezione dedicata agli adolescenti, GENERATOR +13. Tra i film proposti: Beatles (Norvegia, 2014) – diretto da Peter Flinth, in cui si narra di quattro ragazzi novervegesi (siamo nella Oslo degli anni ’60) che sognano di diventare i Beatles e Sanctuary di Marc Brummund (Germania, 2015) che, ambientato nel 1968, racconta la storia Wolfgang, un ragazzo di quattordici anni dallo spirito ribelle e contestatario che viene mandato in una casa-famiglia per giovani problematici.
I sentimenti e l’inquietudine del passaggio dall’adolescenza all’età più adulta hanno caratterizzato le sezioni dedicate ai ragazzi più grandi, GENERATOR +16 e GENERATOR +18.
In Standing Tall di Emanuelle Bercot (Francia, 2015), Malony, abbandonato dalla madre all’età di sei anni, entra ed esce ininterrottamente dalle aule del tribunale dei minori. Una storia di integrazione è quella che ispira Your Tiger di Cyprien Vial (Francia, 2014), in cui Bébé Tigre è Many, un ragazzo indiano di diciassette anni preso in custodia dallo Stato francese. All The Wilderness di Micheal Johnson (Usa, 2014) è la storia di James, un adolescente inquieto che lotta per far fronte all’assenza del padre e vive in un mondo di sua creazione. In Darkness On The Edge Of Town (Irlanda, 2014), del regista Patrick Ryan, è raccontata la storia di un adolescente che sceglie di vendicare la morte della sorella trovata assassinata in un bagno pubblico. Astragal di Brigitte Sy (Francia, 2014) è un biopic della scrittrice e poetessa francese Albertine Sarrazin; Fatima di Philippe Faucon (Francia, 2015), narra la storia di una madre sola con due figlie adolescenti, Souad e Nesrine, cui cerca di garantire il miglior futuro possibile.
CORTOMETRAGGI GENERATOR+18 Sono venti i cortometraggi proposti nella sezione dei film brevi dedicati a un pubblico maggiorenne. Undici i film di animazione selezionati e nove le opere non di animazione in rassegna. Tra i cortometraggi animati: About a Mother (Про MAMY) di Dina Velikovskaya (Russia, 2015), A single life di Job Roggeveen, Joris Oprins & Marieke Blaauw (Netherlands, 2014), The Wait of May (L’Attesa del Maggio) di Simone Massi (Italia, 2014), Digital Native (Joojeh Mashini) di Mahboobeh Mohammadzaki (Islamic Republic of Iran, 2015).
Le opere non di animazione proiettate sono: Boys (Pojkarna) di Isabella Carbonell (Svezia, 2015), I Do Well To Remember di Cesar Roldan (Spagna, 2015), Lukas & the Aspies di Anders Gustafsson (Danimarca, 2015), Throw Me to the Dogs di Aaron Dunleavy, Joseph Ollman (Regno Unito, 2015), Share di Pippa Bianco (USA, 2014), Pitahaya diAlbert Espinosa (Spagna, 2014) e i tre corti italiani Carvina di Luca Marcionelli (Italia, 2014), Point of View (Punto di Vista) di Matteo Petrelli (Italia, 2015), La Malaerba di Mirco Valenza (Italia, 2015).
GexDOCIntegrazione, terrorismo e genocidio sono alcuni dei temi al centro delle opere della sezione GEX DOC. Tra i film proposti: il danese Warriors From The North di Søren Steen Jespersen e Nasib Farah sull’integrazione; il tedesco Brundibar Revisited di Douglas Wolfsperger (Germania/Repubblica Ceca, 2014), sull’Olocausto; lo spagnolo Finish Line (Spagna, 2014) di Paola Garcia Costas dedicato al tema della malattia e infine, l’italiano Protagonisti Per Sempre (Italia, 2014) di Mimmo Verdesca, in cui il regista compie un excursus dal neorealismo ad oggi dando voce ai piccoli protagonisti di film celebri come “Ladri di biciclette”, “La ciociara”, “La vita è bella”.
FILM FUORI CONCORSO Quarantadue i film fuori concorso, ben sei dei quali provenienti dal Qatar (T boy, Qrar, If they only knew, Coucou, 10% e Amreeka Laa).
Tra i film italiani presentati, l’anteprima di Topo Tip di Andrea Bozzetto, Vanishing di Angelo Cretella, Il senso de Il Mattino – Una città, una storia e il suo giornale per la regia di Luca Apolito. Sul tema del bullismo, affrontato con toni a tratti magici, i lungometraggi: Raven The Little Rascal – The Big Race di Ute von Münchow-Phol (Germania, 2015) e Minnie and the Mozzies di Jannik Hastrup e Flemming Quist Møller (Danimarca, 2014).
CINEMA AL PARCO Otto i film presentati nella rassegna dove sono proposti alcuni tra i migliori film già distribuiti in Italia certificati “Giffoni”. Tra le opere proposte, Banana di Andrea Jublin (IT, 2015), Class Enemy di Rok Biček (Slovenia, 2013), La famiglia Bélier di Éric Lartigau (FR, 2014), The Search di Michel Hazanavicius (CINA, 2014).
EVENTI SPECIALI Tra gli eventi speciali della rassegna la proiezione delle opere: Svanire di Angelo Cretella, prodotto da Blow Up Film; HEY YOU! di Maria Rosaria Omaggio, prodotto da Jacques Lipkau Goyard; Biagio di Pasquale Scimeca, distribuito dalla Fandango e I Bambini Sanno di Walter Veltroni, distribuito da BIM Italia.
MYGIFFONI In concorso anche i cortometraggi realizzati da giovani filmmaker e studenti in collaborazione con gli istituti scolastici o con associazioni culturali. Tre le sezioni, dedicate rispettivamente alle fasce 6-10 anni, 11-13 anni e 14-20 anni.
NON SOLO CINEMA Ma il Giffoni non è solo cinema per bambini e ragazzi è un’esperienza che coinvolge la città e che attraversa tutte le arti performative: dalla musica al teatro.
Otto le formazioni selezionate per il Giffoni Music Concept, lo spin-off musicale del Giffoni Film Festival. Dal synth pop alla new wave, passando per l’hip hop e il folk d’autore, le band che hanno solcato il palco del festival rappresentano il meglio della scena indie campana: dagli Psychopathic Romantics (Caserta/Benevento), agli Sha’ dong (Caserta), ai Nibiru Prj22 (Salerno), i Blindur (Napoli), The Smash (Salerno), i Resurrextion (Napoli), The Citizen (Salerno), I Lef (Salerno).
Duecento gli spettacoli proposti in cartellone dall’edizione 2015 di Giffoni Street Fest in 15 luoghi diversi della cittadina picentina. Oltre trenta le compagnie impegnate ad abbracciare Giffoni in un’ esperienza che si è articolata in perfomance di teatro, narrazioni, ludobus, truccabimbi, dog show, artisti di strada, animazioni, giochi, laboratori di giocoleria, di riciclo, di scienze e tanto altro ancora.
Incentrato sui temi del digitale, dell’interattività e del multimediale, il Giffoni Innovation Hub. Tra le attività realizzate all’interno della sezione del festival picentino dedicata a startup e progetti di innovazione tecnologica , i laboratori indirizzati alla digital education, aperti al pubblico, alle famiglie e ai giovani.
Per ulteriori info sul festival: http://www.giffonifilmfestival.it
autore: Michela Aprea