Terzo lavoro discografico per Giovanni Truppi, che si conferma cantautore originale, intelligente, capace di riportare nelle proprie canzoni un punto di vista personalissimo e naif sulle cose e soprattutto una lucida autoanalisi sempre molto onesta, catartica, coraggiosa – il singolo ‘Stai Andando Bene Giovanni‘, ed il brano ‘Pirati‘ – che può offrire tanti spunti a chi ascolta. Musicalmente il disco svolta rispetto alla produzione scarna, nervosa ed estremamente istintiva e chitarristica del disco precedente del 2013 – ascoltalo qui: http://giovannitruppimusic.bandcamp.com/ – senza però tornare del tutto sulla quadratura pop dell’esordio del 2010, che conteneva una serie di singoli importanti del repertorio del cantautore napoletano; in questo disco omonimo Truppi realizza una nuova sintesi che spazia dall’hardcore ‘Alieno‘ alla ninna nanna d’amore al pianoforte intitolata ‘Eva‘.
Lo stile vocale di Giovanni Truppi si è affinato nel tempo facendosi più sicuro; qui ce n’è la prova, con passaggi più articolati ad esempio in ‘Pirati’, malgrado altrove, ogni tanto, vi siano alcune sbavature frutto sicuramente di una scelta produttiva che valorizzasse la presa diretta ed il realismo.
Non è certo dissacrazione fine a sé stessa quella di ‘Superman‘ – che tra l’altro disorienta introducendo il tema omosessuale per poi trasformarsi in un’invettiva concreta e surreale al contempo: “tu invece non mi hai mai fatto volare” – ‘Lettera a Papa Francesco I’ ed ‘Hai Messo Incinta una Scema‘, tra l’altro canzoni di discreta presa, oltre che lucide ed intelligenti.
‘Tutto l’Universo‘ è un’allegoria dell’intera storia dell’Umanità nella vita di un singolo uomo attraverso le sue fasi esistenziali, coi toni di una filastrocca scandita dagli accordi del pianoforte, mentre ‘Conversazione con Marco sui Destini dell’Umanità‘ è una sperimentazione interessante: uno spoken a ruota libera su dietrologie e complottismi tra il delirante e l’illuminante, sopra un riuscito missaggio di disordinati frammenti, arpeggi di chitarra e tocchi di batteria, con un esito jazz.
Incomprensibile e surreale ‘Il Pilota è Vivo‘, da prendere seriamente in considerazione l’argomentato suggerimento al Papa di sciogliere ed immaginare tutta daccapo la Chiesa Cattolica in ‘Lettera a Papa Francesco I’, preparata a quattro mani con lo scrittore Antonio Moresco
per un disco che – come i precedenti – alterna una grande varietà di atmosfere, stati d’animo e ritmi, con trovate umoristiche fulminanti, e finalmente nessun serio giro a vuoto.
Oltre a Giovanni Truppi (voce, piano e chitarra) e Marco (batteria), compaiono nel disco Gabriele
Lazzarotti (basso) e Beppe Scardino (sax).
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autore: Fausto Turi