Tra il ’91 e il 2003 furono, insieme a Disciplinatha e CSI, il nucleo centrale del ‘nuovo’ rock italiano, quello che nasceva tra Bologna e l’Appennino Tosco-Emiliano. Dopo appena quattro album, l’ultimo nel 2001, la band implose e con loro si sciolse definitivamente tutta la scena musicale messa in piedi dalla label-non-label Consorzio Suonatori Indipendenti/Dischi del Mulo.
Ora Luca Rossi, bassista e fondatore della band, ha annunciato un nuovo disco degli Üstmamò che si intitolerà “Duty Free Rockets” e sarà pubblicato per le etichette Primigenia Produzioni e Gutenberg Music nei prossimi mesi.
“Dopo dieci anni dallo scioglimento – dichiara Luca Rossi – ho deciso di rimettere in piedi gli Üstmamò, perché avevo voglia di suonare, qualche idea e un po’ di tempo da dedicarci. Era la mia Band! Cosi ho parlato a lungo con i miei ex compagni, ma dopo 10 anni e alla soglia dei 50 le nostre vite sono molto cambiate. Ezio Bonicelli e Mara Redeghieri sono diventati insegnanti a tempo pieno, hanno altri progetti e per questo giro hanno preferito passare la mano, mi hanno comunque spinto a continuare anche senza di loro e per questo li ringrazio. Spero che al più presto trovino il tempo che serve e la voglia.
Simone Filippi ha accettato il mio invito, mi ha aiutato nella stesura dei testi e dal vivo, sarà nella band. Avevo le mie idee, le mie mezze songs, ma senza cantante ero perso e ho dovuto lavorare di più, cercare altre strade. Sono un musicista, negli ultimi anni suono molto la chitarra, non ho la necessità di scrivere parole, non ne sento il bisogno: ma senza testo una canzone non è una canzone. Il guaio di scrivere in italiano è che spesso il significato uccide la musica, se la mangia… nei migliore dei casi. L’italiano è talmente importante e difficile, non sono capace di scrivere una buona canzone in italiano, magari imparerò”.