Qual è il tuo obiettivo in musica? “Intendo essere il più grande artista di tutti i tempi, e non solo a causa del mio impatto musicale, ma per il mio impatto sociologico, ovvero rafforzare i rapporti fra le nazioni e facilitare il contatto con la vita extraterrestre”.
Da dove viene l’ispirazione per la tua musica? “Da Dio”.
Ecco, questo è Clarence Clarity, nuova scoperta della Bella Union. Come Beck e altri prima di lui, l’esordio è all’insegna della provocazione, della stravaganza, della sperimentazione, del farsi notare a tutti i costi con strategie anche di mercato. Bravo in questo sicuramente, complici anche delle cover accattivanti del suo EP “Who Am Eye?”, tutto costruito su un gioco di parole.
Peccato che a questa confezione così ben studiata non corrisponda, nel contenuto, una musica di altrettanta innovazione e/o qualità: Those who Can’t, Cheat è sicuramente divertente, e originale, ma Golden Gate e Off my Grid sono poco più che riempitivi, e questo può ancora andare per un album ma non per un EP di lancio. C’è una discreta linea melodica alla base, ma tutto è stravolto e disturbato da un’elettronica che punta, in realtà a fare noise, rumore di disturbo, che non aiuta il godimento dei pezzi. Exaltations è interessante ma alla fine è un pezzo pop, faticosamente e metodicamente farcito e condito di effetti.
Verrebbe davvero da dire: tutto qua? Non è un programma un po’ troppo roboante, quello annunciato in varie interviste scherzose, rispetto a quanto ci fa trovare il nostro Clarence nel disco? Aspettare l’album, tra l’altro annunciato e dal titolo No Now, a questo punto è d’obbligo, ma qualche svolta bisogna darsela.
http://www.clarenceclarity.com/
autore: Francesco Postiglione