Riparte il 18 luglio, il Giffoni Experience, evoluzione del Giffoni Film Festival, la kermesse dedicata al cinema per bambini e ragazzi nata nel 1971 da un’idea di Claudio Gubitosi. Diventato uno degli appuntamenti più importanti al mondo dedicati alla promozione e conoscenza del cinema per l’infanzia e l’adolescenza il Giffoni giunge quest’anno alla 44esima edizione.
“Be different” è lo slogan scelto per l’edizione 2014 che fino al 27 luglio proporrà sugli schermi attesissime anteprime, vedrà sfilare sul palco star nazionali e internazionali, darà la possibilità al pubblico di incontrare registi e attori e di ascoltare, sul palco dello Stadio Giuseppe Troisi, il meglio del rap, del rock, del pop e della dance del panorama musicale italiano.
Protagonisti indiscussi i film in gara, distinti in sette sezioni e valutati da oltre 3500 giurati.
LE SEZIONI Sono ben sette le sezioni in cui gareggeranno i film in concorso. Tre, quelle dedicate ai bambini under 12 (o pre-teen): Elements +3 dove sarà presentata ad una giuria di bambini di età compresa tra i 3 ai 5 anni una serie di cortometraggi animati (tutti fuori concorso). A farla da padrone la Scandinavia con le opere «Hocus Pocus, Alfie Atkins» (Hokus Pokus, Albert Åberg) di Torill Kove (Norvegia, 2013); «That Boy Emil» (Emil & Ida I Lönneberga) di Per Åhlin, Alicja Jaworski Björk, Lasse Persson (Svezia, 2013); «The Christmas of Solan & Ludvig» (Solan og Ludvig – Jul I Flåklypa) (Norvegia, 2013).
Elements +6 porta in rassegna lungometraggi e cortometraggi (fiction e animazione) destinati ai bambini dai 6 ai 10 anni. Tra i film in gara, «Antboy» di Ask Hasselbalch (Danimarca, 2013), la storia di un ragazzino timido che scopre di essere un supereroe; «Land of Good Kids» (Strana Horoshih Detochek) di Olga Kaptur (Russia, 2013) favola ambientata in una terra surreale la cui protagonista è una bambina che insegna a dei “ragazzi perfetti” che forse essere diversi non è poi così male; «Lola on the Pea» (Lola auf der Erbse) di Thomas Heinemann (Germany, 2014) sul tema dell’assenza paterna e «Taina – an Amazon Legend» (Tainá – a Origem) di Rosane Svartman (Brasile, 2013), favola ambientalista.
Più “impegnativa” la sezione Elements +10 che propone una rassegna di lungometraggi e cortometraggi dedicati ai ragazzi tra i 10 e i 12 anni provenienti da tutto il mondo. Dall’India arrivano il melò «Counting dream» di Amole Gupte e «The fort» di Avinash Arun. Cinese è «The Nightingale» (Le Promeneur d’Oiseau) di Philippe Muyl; canadese «The Outlaw League» (La Gang des Hors-La-Loi) di Jean Beaudry.
Nelle altre sezioni – Generator +13, Generator +16, Generator +18, Masterclass – saranno proiettate opere filmiche per una giuria over 13 e fino ai 25 anni. Tra le opere in gara: il francese «The finishers» diretto dal regista Nils Tavernier, figlio del grande Betrand, basato su una storia vera che ha come tema principale quello del rapporto tra un padre e un figlio costretto su una sedia a rotelle. Nell’olandese «Boys», invece, il tema affrontato è quello dell’omosessualità, o meglio della scoperta della propria identità sessuale. Una favola romantica dai toni gotici è quella raccontata dal francese «Jack and the cuckoo-clock heart», prodotto da Luc Besson. Protagonista di «Casa Grande» è Jean, un quindicenne viziato, la cui vita cambia bruscamente e radicalmente quando suo padre si trova a fare i conti col fallimento economico. Fa da scenario, Rio De Janeiro, dove le sfarzose ville dei milionari troneggiano a due passi dalle favelas. In «Living is easy with eyes closed», road movie sognante ambientato nella Spagna di Franco a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, i protagonisti sono un insegnante e due ragazzi in viaggio alla ricerca della location iberica in cui John Lennon sta girando un film. E’ ambientata a Città del Capo «Four corners» di Ian Gabriel, dove la vita di Ricardo, ragazzo prodigio nel gioco degli scacchi, è messa in pericolo da una guerra secolare tra bande. Coprodotto da Francia e Svizzera è «Left foot right foot» (diretto da Germinal Roaux) storia di due ragazzini borderline. Dalla Corea del Sud giunge «Hope» del regista Lee Joon-Ik. Tratto da una storia vera, il film narra della piccola So-Won, bambina di otto anni, che vittima della violenza di un uomo mentre sta andando a scuola. Cinque i cortometraggi italiani selezionati: «Ghigno sardonico», «La testa tra le nuvole», «Mi ritroverai dentro di te», «The nostalgist», «Vistamare».
PLANES Ad inaugurare la 44 edizione del festival di Giffoni Valle Piana, «Planes 2 – Missione Antincendio», il nuovo film d’animazione realizzato della Disney Pixar. Protagonista, il velivolo Dusty, condannato a causa di un incidente a lasciare il mondo delle gare di aviazione per lanciarsi in quello delle squadre aeree antincendio. Il film, presentato in anteprima nazionale al Giffoni Film Festival, uscirà nelle sale italiane il 28 agosto 2014.
MIYAZAKI Attesissima, il 25 luglio, la proiezione di «Si alza il vento» (The Wind Rises) di Hayao Miyazaki. Il film uscirà nelle sale italiane soltanto a settembre e sarà distribuito da Lucky Red. Ambientato nel periodo Taisho della storia giapponese (1912-1926), racconta la storia vera di Jiro Horikoshi, un ragazzo di campagna che sogna di volare e progettare aeroplani ispirato dalle gesta del famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Impossibilitato a diventare pilota perchè miope, il ragazzo nel 1927 entrerà a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica diventando uno dei progettisti più affermati al mondo con la creazione di un aereo destinato a lasciare un segno nella storia dell’aviazione: il Mitsubishi A6M1, più conosciuto come aereo da combattimento ‘Zero’. Il film fonde nel personaggio principale le storie vere di Horikoshi e dello scrittore Tatsuo Hori, autore dell’omonimo racconto The Wind Rises, facendo del personaggio di Jiro un simbolo della gioventù giapponese degli anni ’30. Il tutto nello stile sognante e poetico del papà dello Studio Ghibli.
LE ALTRE SORPRESE DEL FESTIVAL In arrivo a Giffoni anche Alan Rickman a cui sarà dato il premio Truffaut. Noto ai più per il ruolo di Severus Piton, il mago mezzosangue della saga di Harry Potter, l’attore inglese, vincitore di diversi premi tra cui un Golden Globe e un BAFTA, il massimo riconoscimento del cinema e la televisione inglesi, è atteso nella giornata del 23 luglio. Ad inaugurare il festival, il 18 luglio ci sarà PIF, mentre il giorno successivo, il 19 luglio, sono attesi Micaela Riera, star di “Cata e i Misteri della sfera” e Matt Bomer, volto della serie White cellar.
Molti attori, registi, web star e showman italiani si alterneranno sul blu-carpet di Giffoni: Max Giusti, Ornella Muti, Ferzan Ozpetek, Isabella Ferrari, Claudia Gerini, Francesco Arca, Giulia Michelini, The Jackal, Paolo Ruffini e Luca Argentero.
I NUMERI E I LUOGHI DEL FESTIVAL Centosessantatré le opere – in concorso e non – proiettate durante i 10 giorni del festival, selezionate tra 3700 produzioni di 82 paesi. Tre gli schermi a disposizione, la Sala Truffaut, la Sala Alberto Sordi e la Sala Lumiere, in attesa della costruzione della cittadella del Cinema. L’intero paese trasformato in location degli eventi che animano il festival (spettacoli, musica e teatro). Il convento di San Francesco, teatro suggestivo delle cene e serate di gala.
LA MUSICA Insieme al festival torna il Giffoni Music Concept. Protagonisti dei concerti, che si terranno allo Stadio Troisi a partire dal 19 luglio, saranno i Negramaro, Giorgia, Rocco Hunt, Emis Killa, Coez, Gemitaiz, Madman e gli emergenti The Burlesque e JFK e La Sua Bella Bionda. Chiuderà il ciclo di concerti, il 27 luglio una serata interamente dedicata alla disco music.
Per maggiori info
http://www.giffonifilmfestival.it/
https://www.facebook.com/GiffoniExperience
autore: Michela Aprea