Abbiamo pensato di dedicare questa ricetta ad Alessandro Mannarino. La scelta non poteva che essere verace, come la sua musica la carbonara è un piatto che gronda folkrore, rende il pasto l’inizio di un percorso ad ostacoli, pieno di sorprese. Il subbuglio nello stomaco equivale ad una scazzottata in osteria, pronti a bere un bicchiere di vino dei castelli e tutto passa.
Questo mese Alessandra gioca in casa, il cantante e il piatto sono dentro il GRA!
Ingredienti per 6 persone:
– 500 gr di spaghetti
– 300 di guangiale (non la pancetta, fate i bravi)
– un uovo per commensale
– pecorino q.b.
– sale e pepe q.b.
La Carbonara, scrivo in maiuscolo perché per me è il piatto essenziale, quello che tutti dovrebbero saper fare e fare bene; è molto facile da preparare. Così facile che potete concentrarvi sul nuovo album di Mannarino – AL MONTE. A cinque anni di distanza da Bar della Rabbia, torna Alessandro Mannarino con il suo terzo lavoro. Rispetto ai primi album notiamo una svolta, un’evoluzione nello stile. Intanto tagliate a cubetti il guanciale e fatelo rosolare in padella, senza aggiunta di olio. Dai toni goliardici ed evasivi, quasi fossero stornelli scherzosi; Mannarino passa, ora, a toni riflessivi, introspettivi. La dimensione in cui suona è sempre quella folk – popolare e acustico; ma questa volta il tragitto è dall’esterno all’interno. Fatto con calma, come quella che ci mette l’acqua a bollire! Voi, però, nel frattempo, sbattete le uova unendo il pepe, il sale e il pecorino.
Questo terzo album è un cammino verso il monte, luogo in cui poter avere una visione delle cose distaccata che ci porta alla consapevolezza di noi stessi e del mondo. Per arrivare al monte Mannarino traccia un percorso di ricerca, un cammino formativo che passa per ogni canzone e si collega alle altre.
Troviamo i temi cari a Mannarino: il dualismo che contrappone oppressori e oprressi, la religione vista come inibizione della libertà. E come sempre il buon Mannarino trova la soluzione nell’amore. Quell’amore percepito come le stelle: distanti e impercettibili, ma presenti e fisse che tracciano la guida al nostro orizzonte. Non fatevi prendere dai sentimentalismi, scolate la pasta al dente! Tenete da parte un mestolo di acqua di cottura e scolate la pasta dentro la padella dove avete cotto il guanciale e fatela saltare. Se risulta troppo secca potete aggiungere l’acqua di cottura. A fiamma spenta unite l’uovo sbattuto e amalgamate il tutto. Impattate e spolverate con altro pepe e pecorino.
Temete che la carbonara possa risultare un piatto pesante? Andate ad un concerto di Mannarino, di sicuro non starete fermi!
Beveteci un bel bicchiere di bianco dei castelli e come dice Alessandr: “E brindoooooooo”.
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autore: Alessandra Pompa