La quantità di cioccolata rimasta dopo pasqua è pari a quella di Willy Wonka nella sua fabbrica. Ecco qui una ricetta per toglierla di mezzo, approfittando del tempo ancora incerto che tanto mi fa pensare a Londra.
BASE:
– 250 GR di acqua bollente
– 50 GR di cacao in polvere setacciato
– 100 GR di zucchero muscovado ( lo trovate in tutti i negozi equo solidali,o negozi di alimenti bio)
– 125 GR di burro (morbido)
– 150 GR di zucchero
– 225 GR di farina
– ½ cucchiaino di lievito
– ½ cucchiaino di bicarbonato
– 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
– 2 uova
FROSTING:
– 125 ML di acqua
– 30 GR di zucchero muscovado
– 175 GR di burro a cubetti
– 300 GR di cioccolato fondente tritato
– 2 teglie da 20 cm
FORNO a 180° per 30 minuti
Le giornate uggiose, poco primaverili, e l’uscita dell’album solista di Damon Albarn mi hanno dato l’ispirazione per la ricetta di questo mese.
Ufficialmente il primo cd da solista di DAMON ALBARN, ufficiosamente il secondo dopo Democrazy; più tutte le colonne sonore.
Damon, schivo e riservato sul piano personale, in questo album lo troviamo in un mood più chiacchiereccio, più intimo; in cui il leader dei Blur ci canta la sua vita. Tutta, anche del suo rapporto con l’eroina in You and Me Prestate attenzione a ciò che vi racconterà e intanto mescolate il burro e lo zucchero, fino ad ottenere una crema soffice e chiara. In un’altra ciotola unite gli ingredienti secchi: farina, lievito, bicarbonato. Setacciate sempre tutto.
Gran merito di questo lavoro va a Richard Russel, capo della XL Recording, con cui Albarn ha già lavorato in precedenza.
Non solo per i testi, ma anche le sonorità rendono questo cd un lavoro tanto atteso.
Intanto aggiungete l’estratto di vaniglia alla crema di burro e mescolate bene. Aggiungere un uovo e metà degli ingredienti secchi e mescolare. Unire il secondo uovo e la parte rimanente degli ingredienti in polvere. Unire il composto di cacao, acqua bollente e muscovado, amalgamare e dividere in due teglie già imburrate.
Gli inglesi usano il termine texured, un’espressione un po’ difficile da rendere se si traduce, ma che riguarda il modo in cui strumenti, campionamenti, voci vengono intrecciati in un tessuto delicato che unisce suoni acustici ed elettronici.
La title track, primo singolo estratto, è il chiaro esempio dello stile di Damon; quel soul folk in cui riesce meglio ad esprimersi.
Everyday Robots è un album autobiografico anche dal punto di vista delle melodie: presenza costante ma non ingombrante del pianoforte, percussioni etno-africane e atmosfere Gorillaz. Anche nelle sound Aalbarn ha messo tutta la sua vita e le sue esperienze (Lonely Press Party).
Sul viale dei ricordi, con sonorità acustiche e delicate, ci sono Mr Tembo, Hostiles e Hollow Ponds.
Collaborazioni d’eccellenza come quella impercettibile e delicata di Bat For Lashes (The Selfish Giant) e quella di Brian Eno (Heavy Seas Of Love). Alto livello di sognwriting da parte di entrambi.
Per il frosting mettete sul fuoco una pentola con acqua, zucchero, burro a cubetti e portate a ebollizione. Togliere dal fuoco appena bolle e aggiungere in un colpo solo tutta la cioccolata.
Mescolate ogni tanto e lasciate sciogliere bene. Usare metà della farcia per guarnire l’interno della torta (ponente verso l’alto la parte bassa della torta, spalmare il frosting e unire la seconda torta) e l’altra metà per coprirla tutta.
Everyday Robots serviva più a Damon che a noi come conferma del suo talento, riuscendo a staccarsi dall’immaginario del britpop e consegnandoci un artista che trova la sua dimensione, i suoi suoni e ce li vuole raccontare in un disco che parla dei rapporti umani all’interno dei processi tecnologici. Rapporti che Albarn sa bene debbano essere affrontati prima con se stessi e poi con gli altri. Tra eccessi e solitudine si è compiuto un grande viaggio di crescita emotiva e questo album lo racconta.
Sia la torta che l’album sono perfetti come regalo di compleanno, da fare a qualcuno che sta seguendo la sua strada e nei momenti difficili va consolato con una bella fetta di torta al cioccolato.
Da bere? Un bel bicchiere di latte freddo!
Auguri Mirko 🙂
autore: Alessandra Pompa