Non se la passa bene Daniel Johnston, ultimamente. Non che la sua vita sia mai stata comoda e lineare, ma i problemi di salute del grande cantautore e pittore americano devono essere ora piuttosto seri a giudicare dal suo aspetto e dal braccio sinistro che penosamente trema, inarrestabile. Ma l’affetto dei fans ed i tributi dei colleghi continuano inarrestabili, a cascata dopo il bel Discovered Covered del 2004, ed in questo caso sono due nomi dell’attuale prima linea new folk britannica, Adrian Crowley e James Yorkston, a partorire questo album contenente reinterpretazioni di 8 suoi brani, ai quali i due musicisti hanno lavorato a distanza, rimbalzandosi per via telematica dall’Irlanda alla Scozia i file audio di volta in volta modificati con le rispettive ispirazioni e idee.
Il risultato è abbastanza interessante, mettendo in atto una pulitura della grezza corteccia indie che tipicamente ricopre le composizioni pop comunque cristalline di Johnston, sempre sospese tra umorismo e commozione, e così gli arrangiamenti si fanno new folk e qua e là anche sottilmente folktronici con aggiunta di suoni ambientali di contorno che Adrian Crowley ha catturato nella propria quotidianità domestica.
Impunemente il disco smaschera dunque il segreto dell’arte di Daniel Johnston: scrivere canzoni pop rock perfette sullo stile dei suoi idoli tra i quali Beatles, Mamas & Papas e Rem, incidendole però in lo-fi e lasciando che le molte sbavature anche vocali le rendano più vere, dolenti personali ed umane, facendo leva sulla complicità di chi ascolta affinchè si lasci coinvolgere, andando oltre il primo impatto anche un po’straniante; la selezione dei brani fatta da Adrian Crowley e James Yorkston è ristretta, e prevede capolavori come ‘Don’t Let the Sun Go down on your Grievances‘ (1983), ‘Like a Monkey in a Zoo‘ – dalla prima musicassetta fatta in casa del 1981 intitolata Songs of Pain, che Johnston andava vendendo porta a porta – e ‘True Love will Find you in the End‘ (1985) e poi una ‘The Sun Shines on Me‘, brano di rinascita già in partenza di una tenerezza ineguagliabile, che qui acquista il rango pop che gli spetta.
A quanto pare il disco fu pubblicato qualche tempo fa in tiratura limitata su musicassetta, soltanto 199 copie immediatamente esaurite, ed ora esce in CD anch’esso per pochi fortunati, ed è un sincero atto d’amore di due musicisti che si sono appassionati al repertorio di un’anima affine, tormentata e autistica ma dal chiaro talento.
ASCOLTA ‘Private ‘Some Things Last A Long Time‘
https://soundcloud.com/chemikal-underground/some-things-last-a-long-time/s-zPWUF
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