Rumori dal Fondo è un trio molto versatile che amalgama musica pop, elettronica, sonorità nordiche e tinte mediterranee. Massimiliano Galli, diviso geograficamente fra Irlanda e Italia, ne è il leader da sempre. È difficile stabilire, quando si è cotretti a valutare persone, storie e musica senza il benchè minimo contatto umano, quali siano i tratti distintivi dei pensieri; cosa possa volare tra un rigo e l’altro di word nel tentativo di essere concreti, di presentarsi scacciando via miti e illusioni dalla mente. È difficile, ma non impossibile. In questi pochi giorni di indagine su di loro, chiamiamoli così, ho potuto leggere, e da queste letture conoscere, la leggerezza e il peso dei pensieri di Massimiliano che entrano ed escono dai testi dell’ultimo lavoro con i Rumori…Amanti e reduci. Quasi totalmente da quest’album è stato tratto un live di tutto rispetto svolto al 75beat, locale affiliato al giro ARCI di Milano; a diffrenza del lavoro in studio, nel live si è voluta proporre una soluzione elettroacustica con inserti d’archi finalizzati a raffinare la base ritmica. Ne abbiamo parlato con Massimiliano.
Che rapporto hai con l’elettronica: di maniera, piace sperimentare, l’accosti all’orchestrazione naturale o la poni nel mezzo?
Anche se ultimamente sono tornato ad ascolti più acustici, più tradizionali, ho passato molto tempo ad ascoltare quasi esclusivamente musica elettronica. Mi attraggono la scoperta di nuovi suoni, di nuove strade, di nuove soluzioni soprattutto per quanto riguarda gli arrangiamenti. E’ sempre stata una mia prerogativa. Non riesco a vivere la musica come mero intrattenimento, non credo faccia per me purtroppo. Mi son reso conto di ascoltare per lo più band e produttori in costante evoluzione, quindi per rispondere alla tua domanda, mi piace pensare che l’elettronica si collochi “nel mezzo” come dici tu, e che venga utilizzata come forma di espressione mai fine a se stessa. Non sono mai stato un purista e mi piacciono le contaminazioni in generale.
Secondo Massimiliano Galli esiste un indie pensiero o è la solita aria fritta (e anche un pò vecchia) per menti distratte?
Ho molte difficoltà con le catalogazioni, con i nomi, con la definizione dei generi. Se ho capito a cosa ti riferisci non credo esista un mondo “indie”, soprattutto in Italia. Credo che esistano musicisti “dipendenti da qualcuno” e musicisti “indipendenti da chiunque”. Ho qualche problema con il fatto che esista una specie di estetica definita “indie”… lo trovo un pò limitante… ma questo è un discorso infinito perchè basato fondamentalmente sul nulla. Non saprei.
Svela la tua Irlanda, svela la tua Italia.
Beh, questa è la domanda più complicata di sempre! L’ Italia è il mio paese. La mia cultura. L’Irlanda è l’amplificatore delle mie origini, perchè quando vivi all’estero ti rendi conto di quanto, in fondo, tu sia Italiano. Non c’è niente da fare. Anche se vengo qui a suonare ormai dal 2008, mi son trasferito completamente da soli 6 mesi e quindi potrei cambiare totalmente opinione tra un paio di anni. Chissà. In questo momento posso dirti che amo l’Irlanda e amo Dublino. Quello che dico sempre ai miei amici Irlandesi quando mi chiedono perchè mi piaccia vivere qui è che “adoro il loro genuino rapporto con la musica”. E’ semplicemente meraviglioso perchè la musica è nel DNA di questa gente. Il loro approccio è molto diverso rispetto al nostro. In generale mi sembra che ci siano più rispetto e più attenzione per l’arte tutta. I locali, nonostante la recessione o crisi o come vogliamo chiamarla, sono sempre pieni e quasi sempre offrono musica dal vivo. La scorsa estate con i SignA (la mia band in Irlanda) abbiamo avuto il piacere/onore di suonare all’ Electric Picnic che è il più importante festival Irlandese, noi abbiamo suonato in un piccolo palco, ma nel main stage c’erano Bjork, David Byrne, Fatboy Slim, Robert Plant, i My Bloody Valentine… insomma un evento enorme con biglietti a 250 euro. Era già sold-out tre mesi prima. Non puoi togliere questi eventi a questo popolo… sarebbero capaci di ribaltare il governo. Un grande numero di Irlandesi sa suonare decentemente almeno uno strumento e spesso non si tratta del “nostro” amatissimo flauto dolce. Per tutti questi motivi, come musicista, mi trovo completamente a mio agio qui. Mi sembra tutto più leggero. In Italia viviamo la musica come se fosse un qualcosa di “esclusivo”. Niente di più sbagliato! Ma forse dovremmo parlare di questo in un pub… o in una trattoria… per ore ed ore!
Quale tra i brani nati dall’esperienza Rumori dal Fondo è nato da un’emersione violenta di ricordi?
Tutto il primo album dei Rumori Dal Fondo, “Imperfezioni”, è basato su ricordi. Forse il brano più evocativo, quello che è stato maggiormente ispirato da un vivo ricordo è “Dentro le tue stanze”.
Mi risulti ispirato da una parte di minimalismo, cosa ti attrae del fenomeno?
Amo la musica contemplativa. Amo i film lunghissimi che di solito annoiano tutti. Non so perchè. Forse perchè intorno a noi le cose si stanno muovendo troppo velocemente. Mi rilassano molto e mi hanno recentemente ispirato il minimalismo di certa musica classica contemporanea così come la techno minimal di stampo Berlinese/Tedesco. Mi piace molto ascoltare questo tipo di cose quando lavoro al computer e anche quando guido. Ho recentemente scoperto di avere una passione in comune con Neil Young, uno dei miei grandi idoli. Ho letto nella sua autobiografia che per lui l’ascolto di musica in macchina, mentre si guida, è sacro!
Sono ancora in giro oggi le “vite spente” di Post-Atomic Melody o erano solo vibrazioni di una decina di anni fa che nel Live al 75Beat avete casualmente riesumato?
La presenza di “Post-Atomic Melody” in scaletta in realtà non è affatto casuale.
Ci tenevo ad inserire nel “Live al 75Beat” un brano di “Imperfezioni” perchè sono molto affezionato a quel disco. Era stato il mio primo album come autore e cantante e non credo abbia avuto una promozione adeguata all’epoca, infatti solo in pochi lo conoscono e ti ringrazio di darmi modo di parlarne attraverso questa intervista.
La cosa che più mi ferisce è che “Post-Atomic” sia ancora così attuale. Quello che era nelle mie intenzioni comunicare, quello che volevo dire otto anni fa, non è poi così diverso da quello che dico oggi in “Cadono”, la prima traccia di “Amanti e Reduci”. Quelle “vite spente” a cui facevo riferimento sono ancora presenti e sono più “spente” che mai purtroppo. Mi riferisco a tutte quelle persone che non vogliono cambiare. Che vogliono disperatamente mantenere le poche certezze accumulate negli anni anche se palesemente sbagliate. Credo che ormai si sia giunti ad una sorta di passività cronica ed incurabile. Questo accade perchè di base viviamo in un mondo fatto di distrazioni più o meno negative. E’ il mondo di adesso, del 2014. Non credo ci sia molto da fare… possiamo salvare noi stessi individualmente per poi cercare di creare un nuovo modo di percepire e vivere la collettività. So che suona un po catastrofico ma lo penso davvero. Ovviamente questa è solo una mia opinione, anche un pò generica, all’interno di un discorso che meriterebbe ampio dibattito.
Ascoltandovi, fin dai primi lavori, ho la percezione che un vostro futuro approccio potrebbe essere un ambient pop dove elettronica e sezione naturale sosterrebbero l’andatura. C’è da sperarci?
“Ambient Pop”… me lo segno!! Perchè no?
Il terzo disco è già in lavorazione e sicuramente sarà molto più elettronico, quindi direi che la tua osservazione è giustissima, sono felice che l’ascolto dei nostri lavori ti abbia portato a pensare questo. Alcuni brani ci sono già, alcuni li abbiamo anche già suonati nei concerti con il quartetto d’archi… “L’incanto” e “Ostaggi” saranno sicuramente nel nuovo disco… ma non so quando lo faremo. Per la prima volta da quando esistono i Rumori Dal Fondo, non so esattamente come si evolverà il nostro sound. In questo momento sto lavorando al nuovo disco dei SignA (http://www.facebook.com/signamusic) quindi per il terzo album dei Rumori Dal Fondo ci sarà tempo. Un’altra cosa certa è che non passeranno sette anni come tra il primo e il secondo.
In Amanti e Reduci si percepisce un salto qualitativo molto forte rispetto al passato: testi e musiche si bilanciano, preparando chi ascolta ad una chiarezza che credo sia il prodotto di maggiore attenzione in fase di editing, convieni?
Ti ringrazio! Anche io credo che “Amanti e Reduci” sia decisamente superiore ai nostri lavori precedenti. “Imperfezioni” è stato solo l’inizio di un percorso. Avevamo fatto tutto Mattia Pittella ed io, da soli, nel suo garage/studio. Cantavo molto peggio di adesso. Non ero “sicuro”. Alcuni testi mi piacciono ancora molto, ma quelli di “Amanti e Reduci” mi rappresentano maggiormente e soprattutto sono molto meno autobiografici, cosa che non guasta visto il soggetto!! Nonostante il lavoro di scrittura e di arrangiamento di “Amanti e Reduci” fosse quasi completamente definito ancor prima di entrare in studio, mi sembra giusto citare e ringraziare ancora una volta Lele Battista e Giuliano Dottori che hanno collaborato con noi in tre brani, ma anche Francesco Tosoni che ha mixato il disco, Ioska Versari, Vito Gatto e lo stesso Mattia Pittella. “Amanti e Reduci” in fondo è il risultato di un collettivo di musicisti e tecnici di tutto rispetto e con i quali è stato un enorme piacere collaborare. Mi sembra chiaro che poter sfruttare il lavoro e l’opinione di così tanti professionisti abbia giovato al progetto Rumori dal Fondo sotto tutti i punti di vista. E’ stato bellissimo registrarlo in sette giorni dopo sette lunghi anni di frustrazione e fatica. Alla fine continuavo a chiedere a tutti “Ma l’abbiamo fatto veramente?? E’ finito??” Non potevo crederci. Finalmente possiamo andare oltre.
Cosa ti aspetti dal tuo futuro artistico?
Sto lavorando ad alcune nuove produzioni di I.M.G. (http://soundcloud.com/imgmusic), il mio alter-ego elettronico. Ho appena collaborato ad un brano che sarà nel nuovo disco del mio amico Davide Ferrario. Spero di aver la possibilità di fare ancora tante cose, a cominciare dai SignA, qui a Dublino… i Rumori dal fondo invece stanno solo prendendosi una piccola pausa. Abbiamo fatto uscire due album in 3 mesi. Non ci eravamo abituati!!
http://www.rumoridalfondo.com/
https://www.facebook.com/rumoridalfondo
autore: Christian Panzano