E’ probabile che in pochi conosceranno, e sempre in pochi ricorderanno, i Flor de Mal (non posso negare che questo nome mi ha sempre fatto cagare però). Bene dopo 15 anni di silenzio, tranne un album solista del leader Marcello Cunsolo pubblicato un annetto fa, i catanesi Flor (fortunatamente cambiarono nome già dal secondo album) tornano sulle scene con un nuovo lavoro discografico.
I Flor riportano alla memoria alcuni aspetti extra musicali non da poco: ovviamente la loro musica era ottima, un mix perfetto di rock mediterraneo e rock statunitense di pregiata fattura con cantato in italiano ma anche in dialetto siculo. I ricordi extra musicali sono senza dubbio legati ad un periodo, inizio anni novanta, durante il quale il fermento musicale italiano era concentrato al Sud. Catania era la Seattle italiana in un periodo che fece da spartiacque tra la scena post punk/new wave fiorentina (Litfiba, Diaframma, Neon) e il movimento rock milanese di fine anni novanta (Carnival of Fools, Afterhours, Ritmo Tribale).
In particolare si ricorda quanto i Flor (grazie alle intuizioni del fondatore della loro label la Cyclope records Francesco Virlinzi, scopritore anche di Carmen Consoli, Mario Venuti e Moltheni, e deceduto anni fa) erano apprezzati in ambito internazionale: collaborazioni con Robyn Hitchcock, Nathalie Merchant ma soprattutto coi REM con cui i Flor si trovarono a registrare in studio e a condividere parecchie volte il palco sia in USA che in Italia, e storico fu il concerto al Cibali di Catania con i Radiohead come support band. La redazione di Freak Out allora partecipò al completo ad un evento che è nella memoria di molti visto che la partecipazione del pubblico fu numerosa per quei tempi soprattutto considerando il peso commerciale delle proposte artistiche.
I Flor esordirono nel 1991 con l’omonimo Flor de Mal, poi arrivò Revisioni e infine Aria usciti rispettivamente nel 1993 e nel 1995 ed entrambi considerati capolavori.
Oggi la The Prisoner records e Unomundo sono orgogliose di riproporre dopo questo lunghissimo periodo di ritiro il nuovo materiale del gruppo: undici brani scarni, lucidi e romantici, sonorità cristallizzate, nuove nel loro essere insindacabilmente legate a quel passato 90′s da cui derivano.
Il disco, dal titolo omonimo, è stato registrato da Tristan Martinelli e Mattia Cominotto al Greenfog studio di Genova, dove è stato anche missato e masterizzato sempre da Mattia Cominotto, ed uscirà il 18 aprile con distribuzione Audioglobe.
L’album verrà presentato dal vivo con un minitour di 5 date, eccole:
23.04 Bologna – Arteria
24.04 Perugia – Rework
25.04 Legnano (MI) – Circolone
26.04 Roma – Fanfulla
27.04 Genova – La Claque
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