E si che c’è da fare la guerra a Wall street! Ma con le bombe. La crisi che stiamo pagando l’hanno provocata i broker che lavorano in quella strada, criminali col colletto bianco. I veronesi The Wows, in attesa che si crei un sommovimento mondiale contro il liberismo la guerra la fanno a suon di riff e di p-funk.
“War on Wall street” è, infatti, il loro album di debutto e se strizza l’occhio a certo brit-pop ma lo emancipano subito virando verso ritmiche frizzanti, che hanno un approccio molto punk. A partire dall’incedere ritmico e convulso di “Mr. Maginot” il quintetto si lascia andare anche ad estemporanei esplosioni di nu-metal (“Nice day”), ma anche a schegge blues (“Harlot’s house”).
L’altro risvolto del sound dei veneti è il post punk spesso tirato e sperimentale (“Bad habit”), ma anche cupo ed inquietante (“You are the target market”). Un disco che entra nel trend della rivisitazione del post punk/p-funk, ma che non ha nulla da invidiare a nomi già affermati. Certo il gruppo dovrà sgomitare per affermarsi, ma le capacità artistiche non gli mancano.
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autore: Vittorio Lannutti