Hoover e Voyno
The New Rockstar Philosophy. Manuale di auto-aiuto per musicisti (a cura di Tommaso Colliva e Claudia Galal) NDA Press
Negli anni Ottanta in America una miriade di band formate da ragazzi disadattati e ai margini della società (Black Flag, Butthole Surfers, Beat Happening, Hüsker Dü, Fugazi, Sonic Youth) animò una rivoluzione sotterranea che contribuì a cambiare la cultura popolare e il mondo della musica alternativa.
E’ stato quello un punto di non ritorno. Un momento in cui fu chiaro a tutti come il tetto di cristallo, rappresentato dal controllo detenuto dalle grandi etichette discografiche, potesse essere sfondato sulla base di un approccio spontaneistico.
In questo modo, come raccontò Michael Azerrad (American Indie 1981-1991, dieci anni di rock underground, Arcana 2010), al grido di Do it yourself, una comunità underground fatta di piccole etichette, radio indipendenti, fanzine, piccoli negozi di dischi iniziò a produrre materiali musicali che altrimenti non avrebbero mai trovato spazio nel sistema mainstream.
Era come assistere ad un mondo intero che usciva allo scoperto.
Dopo trent’anni ci troviamo a fare i conti, quasi a chiudere un cerchio, con una nuova rivoluzione all’insegna del DIY. Questa volta tuttavia il cambiamento non viaggia sui furgoni scassati che, percorrendo in lungo e largo l’’ovest, portavano le band indipendenti da un concerto all’altro, ma grazie alle nuove tecnologie di massa e ai social media. Lo scenario che abbiamo di fronte ci parla di un’industria musicale, come l’abbiamo conosciuta finora, oramai sull’orlo del baratro e di come anche i tradizionali canali di comunicazione di massa (radio, televisione, stampa) stiano rapidamente perdendo rilevanza.
E’ questo scenario in veloce mutamento ha rappresentare il filo rosso di The New Rockstar Philosophy dei canadesi Roshan Hoover e Matt Voyno, curatori di un seguitissimo blog sull’evoluzione del mercato discografico autoprodotto.
Per chi la musica la suona, per chi la ama deve essere anche netta la consapevolezza di vivere un momento ricco di infinite opportunità. Il nuovo ecosistema digitale offre infatti a band e artisti la possibilità creare e gestire le proprie carriere con un autonomia inimmaginabile anche solo fino a pochi anni fa. Non solo registrare musica è oramai alla portata di tutti, ma lo si può fare personalmente e in svariate maniere. La stessa cosa si può dire per la comunicazione e la commercializzazione. Mai come ora risulta quindi possibile tenere in mano tutti i fili di questo gioco. Fare musica ai tempi della crisi deve quindi implicare un’attitudine professionale totale.
Proprio per questo The New Rockstar Philosophy, curato per l’Italia da Tommaso Colliva (dei Calibro 35) e dalla giornalista Claudia Galal, si presenta, con una visione realista, pragmatica e tutt’altro che pessimistica, sotto forma di cassetta degli attrezzi.
Una dettagliata raccolta di consigli pratici che vanno dalla gestione dei rapporti all’interno della band all’organizzazione dei concerti, dalla produzione di un album fino alla sua promozione commerciale. Non ci si può più limitare a curare gli aspetti esclusivamente artistici, bisogna anche pensare a come reperire le risorse necessarie e a come condividere in tempo reale il proprio progetto con il più ampio numero di persone. L’indipendenza vera, secondo Hoover e Voyno, può passare solo dall’assunzione di quelle responsabilità in precedenza delegate ad altri.
Come scrive Manuel Agnelli nella prefazione: < <Questo libro ci insegna a tornare in porto dopo la tempesta: fare quello che volete, essere in grado di farlo come lo volete voi senza dipendere da nessuno, prendersi tutte le responsabilità ma anche tutti i meriti. È una posizione di grande coraggio e di grande responsabilità. Essere sinceri fino in fondo con voi stessi su voi stessi e cercare di farlo nella vita non solo nella musica. Diversa dalla posizione di chi si ritira in eremi ai margini del mondo contestando la società perché non è alla sua altezza o, peggio, da quella di chi scarica tutto su chi non lavora abbastanza bene per la sua musica. Questo libro è una Bibbia per chiunque voglia iniziare ad avere un progetto musicale indipendente perché, finalmente e diversamente da altre pubblicazioni del genere, non si sofferma sulle motivazioni ideologiche del rinunciare all’industria major enunciandone i pericoli e i difetti ma, per una volta, vi dà delle risposte, vi insegna molto praticamente tutto quello che dovete sapere per far funzionare e crescere un progetto musicale>>.
Autore: Alfredo Amodeo
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