I guai non sembrano aver mai fine per Peter Doherty, enfant prodige del rock britannico. Il 31enne ex chitarrista e cantante dei Libertines e leader dei Babyshambles, è stato arrestato il 19 marzo per la dodicesima volta negli ultimi cinque anni. Questa volta i motivi dell’arresto sono tuttavia ben più gravi rispetto al passato. L’accusa è quella infatti di aver procurato droghe alla sua amica Robyn Whitehead stroncata da un overdose. La donna è stata ritrovata la mattina di domenica 24 gennaio in un appartamento nel quartiere di Hackney a Londra, usato da Doherty e i suoi amici. Secondo le indagini della polizia Doherty, la Whitehead e altri amici avrebbero partecipato ad un festino la sera precedente a base di cocaina.
Robyn Whitehead, 27 anni, era regista e produttrice, appartenete ad una delle famiglie più in vista di Londra: nipote di Sir Teddy Goldsmith, fondatore della rivista The Ecologist, e pronipote del miliardario Sir James Goldsmith. Doherty e la Whitehead avevano negli ultimi tempi intense frequentazioni per aver lavorato insieme alla realizzazione di un documentario diretto dalla regista dal titolo “The Road to Albion“, dedicato alla vita della rockstar e alla band che lo aveva reso celebre, i Libertines. Secondo la stampa britannica le immagini del documentario mostravano Doherty ed altre persone mentre assumevano eroina e crack all’interno dello stesso appartamento dove la regista è stata poi ritrovata senza vita.
Peter Doherty nasce a Hexham, Inghilterra, il 12 marzo 1979. Figlio di un ufficiale dell’esercito, vive in caserma buona parte della sua infanzia. La sua vita e la sua carriera di artista sono sempre state improntate ad stile trasgressivo e sopra le righe. A 18 anni si trasferisce a Londra dove si mantiene all’università lavorando come becchino. Lasciati gli studi, trova un coinquilino, Carl Barât, con il quale condivide la sua grande passione, la musica. Con lui fonderà la band dei Libertines, nel 1997.
I Libertines escono nel 2002 con il primo album Up the Bracket diventando un gruppo di successo sia commerciale che di critica. La NME lo ha piazzato al secondo posto dei cento migliori album del decennio. Doherty è considerato uno delle più promettenti rockstar del momento. The Libertines è il secondo e ultimo album della band realizzato 2004 vende circa 72.000 copie solo nella prima settimana. La musica del gruppo si muove territori di british-rock con espliciti rimandi alla tradizione dei grandi gruppi mod (Kinks, Who, Jam) per quello stile chitarristico elettrico e veloce, nel secondo lavoro non mancano tuttavia alcune ballad acustiche e romantiche che ricordano da vicino gli Smiths. Entrambi i lavoro sono prodotti da Mick Jones ex chitarrista dei The Clash.
Il gruppo gode di molto consenso in Inghilterra, ma tra i due album emergono i primi problemi di droga di Doherty che a più riprese viene allontanato dalla band. Nell’estate del 2003 Doherty ha un figlio da una relazione con la dj e cantante Lisa Moorish ma per molti anni non sarà considerato un padre presente. Nello stesso anno viene arrestato e sconta due mesi di reclusione per avere rubato nell’appartamento dell’amico Carl Barât. Tenta di risolvere i suoi problemi di dipendenza dalle droghe seguendo in Thailandia un programma di riabilitazione dall’eroina e dall’oppio. La situazione però non migliora e alla fine si arriva allo scioglimento definitivo della band nel 2005. Carl Barât formerà i Dirty Pretty Things, mentre Pete Doherty diventerà il leader dei Babyshambles.
Con i Babyshambles, Doherty pubblicherà tre album: Down In Albion (2005) Shotter’s Nation (2007), The Lost Art Of Murder (2008), ed ottiene un buon successo di pubblico. Soprattutto gli ultimi due sono due buoni lavori e vengono ben accolti anche dalla stampa musicale.
Tuttavia ancora una volta i guai di droga di Pete stravolgono la normale vita della band. Il 2005 è l’anno dell’incontro con la top model con la quale inizia una relazione turbolenta. La coppia diventa l’ossessione dei tabloid inglesi e nel settembre dello stesso anno il Daily Mirror esce con uno scoop: Kate Moss viene ripresa di nascosto mentre fa uso di cocaina nello studio di registrazione di Doherty. È scandalo. La coppia andrà avanti fino al 2007 tra litigi e riconciliazioni. Doherty non riesce a stare lontano dai guai: getta sangue su una troupe di Mtv, i tentativi di disintossicazione sono solo provvisori e lui continua a entrare e a uscire dal carcere. Intanto, sul web circolano video nei quali che si inietta cocaina. L’unica nota positiva per la rockstar è data dal fatto che nel 2008 riprende a vedere il figlio Astile, che la madre Lisa Moorish gli aveva tenuto lontano.
Il 2009 è l’anno della rinascita. Esce il primo album solista di Doherty, Grace/Wastelands, più orientato verso una vena folk, acustica e intimista. Prodotto dal leggendario Stephen Street (The Smiths e Blur) e registrato presso gli Olympic Studios di Londra l’album vede la collaborazione di alcuni ospiti speciali come Graham Coxon chitarrista dei Blur, la cantante Dot Allison e i compagni dei Babyshambles Milk Whitnall, Adam Ficek e Drew McConnell. L’album lontano anni luce dal rock degli album con i Libertines e i Babyshambles propone ballate chitarristiche che spaziano tra arrangiamenti in stile Cure (Last of the English Rose) e le chitarre di Graham Coxon. Grace/Wastelands vince il prestigioso NME Award come Best Solo Artist e si parla anche di riformare i Libertines.
Difficile è ora capire come la vicenda evolverà anche se la tragica vicenda di questi giorni sembra confermare definitivamente che Doherty non perda occasione per gettarsi via. L’amara verità è che dopo 13 anni di carriera la rockstar nonostante un talento più che apprezzabile sia ormai irreversibilmente legato e famoso per gli eccessi nel consumo di droghe che per i successi legati alle sue canzoni.
Autore: Alfredo Amodeo
www.myspace.com/thelibertines – www.babyshambles.net – www.myspace.com/gracewastelands