Ólafur Arnalds (Erased Tapes Records )
A soli 24 anni Ólafur Arnalds è considerato uno tra i più cristallini talenti della musica contemporanea. Grande esempio di evoluzione del suono attraverso la musica classica ed i suoi arrangiamenti per pianoforte, Olafur sfocia nel panorama della musica contemporanea grazie al suo particolare ed unico approccio, capace di unirsi anche ad un sentire indie ed elettronico.
Olafur è nato e vive a Mosfellsbær, pochi km fuori Reykjavik: inevitabile il paragone con i Sigur Ros, anch’essi dediti a musica celestial-strumentale. E tuttavia quello di Olafur è talento diverso: anzitutto, le sue sono composizioni e non canzoni, spesso brevi, sussurrate attraverso le note del piano, e di taglio quindi minimalista.
Olafur è lontano però anche dallo stile compositivo dei pianisti di casa nostra Allevi e Einaudi, proprio per la sua ansia sperimentale e la volontà di non rimanere imbrigliato nel suono puro e semplice del piano classico, potrebbe essere accumunato ad un Hauschka! e ugualmente ci appiglieremmo sulle sostanziali differenze.
Di questo ansia e voglia di sperimentazione è prova di certo Living Room Songs, una sorta di EP intimista e minimale che accompagna l’uscita della colonna sonora di Another Happy Day, film di Sam Levinson (esordio alla regia, nel cast della pellicola Demi Moore e Ellen Barkin) in uscita nelle sale.
Mentre per Another Happy Day Olafur cede alla tentazione, richiesta evidentemente da esigenze di accompagnamento scenico, di introdurre gli archi e renderli talora protagonisti di struggenti temi melodici (The Land of Nod, Before the Calm, The Wait, e soprattutto la bellissima Lynn Theme), pur non rinunciando al suo personalissimo stile minimale (Through the Screen, Alice Enters), o ad esperimenti sonori come nella sorprendente e travolgente Everytthing must Change, in Living Room Songs si respira l’Olafur più intimo e confidenziale, come tra l’altro indica il titolo stesso dell’album.
E poi una colonna sonora è una colonna sonora, dunque i temi sono funzione delle scene e non hanno una trama propria, come si avverte negli 11 pezzi del disco. Mentre nelle “Canzoni al Soggiorno” Olafur si dedica anima e corpo al piano (Fyrsta, Near Light), ritorna agli archi (Film Credits), ma soprattutto ci apre il suo mondo, fatto di lievi tocchi e di singole note che possono a volte avere dentro un intero universo musicale (this place is a Shelter): 7 brani composti in soli 7 giorni, durante l’ottobre 2011, proprio per introdurci alla sua vita privata e quotidiana, ma soprattutto al suo modo personalissimo di intendere il pianoforte, fatto di note ma anche di altrettanto significative pause, come dimostra in maniera splendida e emozionante Lag fyrir Ommu.
Il talento di questo artista, apprezzatissimo, anche troppo, dalla critica (‘An artist who can exert power with the lightest of touches’ – BBC Music, ‘Iceland’s best new export comes in the shape of Eulogy For Evolution’ – Clash, ‘Gorgeous, on-line chamber-glitch success’ – Uncut) è emerso soprattutto grazie al capolavoro …And They Have Escaped The Weight Of Darkness (edito da Erased Tapes Records come questi due nuovi lavori) e il pubblico italiano lo ha potuto apprezzare in contesti importati e prestigiosi come MiTo settembre Musica e Ravenna Festival, di recente si è potuto godere dei suoi nuovi lavori nei primi tre giorni di aprile, quando Arnalds ha suonato in compagnia di Nils Frahm a Parma, Ravenna e Roma.
Living Room Songs
Tracklisting:
I.Fyrsta
II.Near Light
III.Film Credits
IV.Tomorrow’sSong
V.Ágúst
VI.Lag Fyrir Ömmu
VII.This Place Is A Shelter
Another Happy Day soundtrack
Tracklisting:
1. The Land Of Nod
2. Through The Screen
3. Before The Calm
4. Lynn’s Theme
5. Alice Enters
6. The Wait
7. A Family Stroll
8. Poland
9. Out To Sea
10. Autumn Day
11. Everything Must Ch’ange
Autore: Francesco Postiglione
www.facebook.com/olafurarnalds – www.olafurarnalds.com