Nella loro ormai lunga carriera artistica la peculiarità dei Wilco è data certamente dall’imprevedibilità, nella sperimentazione di sempre diversi stili musicali. Mossi i primi passi come una band roots-rock nella grande tradizione americana (AM, 1995), si sono gradualmente spostati verso qualcosa di un po’ più nebuloso, meno incasellabile, cimentandosi nel rock epico (Being There, 1996), esplorando meticolosamente le strutture del pop (Summerteeth, 1999), e divenendo un vero oggetto di culto con la sperimentazione sonica (Yankee Hotel Foxtrot, 2002).
Certamente la loro è una grande storia di coerenza, coraggio e amore per la musica, durante la quale hanno vinto premi (due Grammy), sono stati oggetto di un film documentario (I Am Trying to Break Your Heart), cambiato formazione, superato traumi personali (la dipendenza di Jeff Tweedy da alcool e farmaci).
E soprattutto, per non scendere a patti con il mainstream, sopportato conflitti con la loro etichetta discografica per il rifiuto di quello che sarebbe poi diventato Yankee Hotel Foxtrot.
I Wilco non sono solo una band, si vede. Sono un simbolo, forse anche un movimento. Per questo continuiamo ad amarli, perché ogni loro nuovo album è un dono raro, un intreccio di suoni e poesia che simboleggia meglio di qualsiasi altra cosa la vita che scorre oggi nelle strade. Li amiamo perché non c’è modo di sapere quale musica verrà fuori e sinceramente non riesco a pensare a qualcosa di più elettrizzante in un tempo in cui le finte rock band, quelle che vivono solo su MTV, sono fin troppe.
Jeff Tweedy & soci sono persone cui voler bene senza riserve, che meritano tutto il successo che negli ultimi anni stanno raccogliendo, anche quando si esprime in cose che fanno un po’ sorridere come l’apertura di un ristorante a tema, il Blue Sky Sandwich a Toronto, o la dedica di una birra, la Wilco Tango Foxtrot Ale prodotta dalla Lagunitas Brewing di Petaluma in California.
The Whole Love, il primo album pubblicato su di un’etichetta personale, mescola rock and roll, alt-country e pop con una scrittura intensa basata sul forte contrasto fra melodie solari e testi personali, incredibilmente cupi, talvolta violenti, riportando a noi appassionati tutto ciò che abbiamo sempre amato.
I nostri amici di Chicago hanno oramai sviluppato una tale flessibilità da permettersi di spaziare tra spensieratezza e profondità. Così l’apertura è per l’esuberanza rumoristica di Art Of Almost, un collage sonoro di sette minuti che gioca tra accordi distorti, ritmi frammentati ed elettronica e sfocia in una frenetica e gloriosa, progressione chitarristica di Nels Cline. La chiusura invece è nei dodici minuti ipnotici di One Sunday Morning (Song for Jane Smiley’s Boyfriend). Una chitarra acustica, alcuni tocchi del pianoforte, una sezione ritmica discreta. Lo stesso tempo, gli stessi accordi ripetuti più e più volte e Tweedy che quasi sussurra una storia di conflitti familiari, di morte e di rimpianto con la capacità di trasformare le proprie emozioni in sensazioni comuni. Tra questi due opposti trovano spazio l’allegria rock di I Might e It Dawned on Me e ballate trasognate come Black Moon e Open Mind. Tutto declinato su un linguaggio folk-rock, che i nostri sanno padroneggiare e asservire ai propri scopi come pochi.
E’ possibile dire che un album è essenziale dopo 17 anni passati tra sale di incisioni e palchi? Si è possibile. The Whole Love è un lavoro lussureggiante per melodia e ricchezza dei suoni, un viaggio epico ed emozionante con testi che confondono la linea tra il nonsense e la poesia, la rivelazione e l’offuscamento, un pugno nello stomaco e una stilettata al cuore (Without warning/Old Days reappear/Lift away/Pass the gate/Desert keeps falling/All day/The Black moon/And I’m waiting for you/Waitin forever/Waiting on you).
Si potrebbe ascoltarlo per ore questo senza annoiarsi, trovando sempre qualcosa di nuovo, una sfumatura, una citazione, un verso. C’è poco da aggiungere i Wilco sono ancora due spanne sopra tutti, se li avete amati non rimarrete delusi.
la Tracklist
Art of Almost
I Might
Sunloathe
Dawned on Me
Black Moon
Borne Alone
Open Mind
Capitol City
Standing O
Rising Red Lung
Whole Love
One Sunday Morning (Song for Jane Smiley’s Boyfriend)
Wilco – I Might by ListenBeforeYouBuy
Autore: Alfredo Amodeo
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