“L’amore è la nostra forza di resistenza”: si fosse trattato di un altro gruppo, magari un po’ più commerciale o poppeggiante, questo sarebbe già stato l’inno con cui presentarsi a ogni occasione live. Invece è solo il refrain della Title Track del nuovo album, e non ha nessuna intenzione di essere un manifesto o una bandiera.
Semplicemente, il tema del resistere ai multiformi e pericolosi assalti della malata società contemporanea è il marchio di fabbrica di uno dei gruppi più innovativi apparsi sulla scena musicale rock-pop degli ultimi anni, che anche in questo album conferma tutto quel che di buono si è già detto, e ampiamente, su di loro.
Da sempre Matthew Bellamy, vocalist e leader indiscusso, tratta temi relativi ad apocalissi sociali o personali, guerra, sconfitta, drammi universali, vita e morte. E anche qui, nelle varie tracce, oscilla tra appelli ottimistici alla resistenza e alla difesa dell’integrità psicologica e fisica (come in Guiding Light o Upraising) , e cenni di sconfitta (MK Ultra), mentre l’amore, la ricerca di un compagno/a con cui sostenersi a vicenda invocando l’amore pieno e senza paure (Undisclosed Desires, I Belong to you) è un’altra costante. Interamente registrato tra Como e Milano, l’album si avvale, oltre alla presenza solida di Dominic Howard e Christopher Wolstenholme, di una ventina di sinfonisti reclutati per dare un tocco ulteriore a quel sound, così tipicamente Muse, che è a metà tra hard rock pieno di chitarre e musica sinfonica ispirata, come i tre direttamente ammettono, a classici come Chopin o Brahms.
Musicalmente, l’album varia non poco la ricerca intrapresa nel precedente Black Holes and Revelations: vi sono pezzi volutamente elettro-progressive dove la chitarra è in secondo piano rispetto alle tastiere, come Upraising o Undisclosed Desires, pezzi melodici come Resistance o Guiding Light (dove si sente il lavoro di orchestra e si cita vagamente il sound U2), pezzi compositi come United States of Eurasia (qui c’è una evidente e voluta citazione dei Queen nell’intro ma poi la melodia prende direzioni diverse) e pezzi profondamente rock-opera come Unnatural Selection (la più tradizionale fra le canzoni dei Muse presenti in questo LP) o MK Ultra, e le tre composizioni finali, che costituiscono un mini-concept tutto a sé, meraviglioso, dal titolo complessivo di Exogenesis, il cui sound pieno classicheggiante ricorda gli esperimenti progressive dei gruppi anni ’70 a cui i Muse ci hanno già abituato in passato, (vedi Knights of Cydonia), ma mai così esplicitamente e integralmente. Fatto unico e inedito invece è l’abbandono integrale della chitarra per il piano per eseguire I Belong to You, una specie di soul arrabbiato e cattivo. Complessivamente l’album procede forse in maniera più incerta e meno convincente dei precedenti: non vi sono capolavori assoluti come Bliss o Sing for Absolution, non vi sono pezzi bomba come Plug-in Baby o Hysteria, e più del consueto i Muse ammiccano all’elettropop (soprattutto i primi due pezzi, un po’ disorientanti in questo senso).
Ma la carica c’è e i Muse l’hanno data uscendo in tutto il mondo l’11 settembre e annunciando il loro world tour: i ragazzi sembrano in forma come non mai, come dimostra anche l’episodio italiano dello sbeffeggiamento della Ventura (che al di là di tutto mostra i ridicoli limiti della nostrana cultura musicale, dato che non si può chiedere ai Muse di venire a fare le marionette suonando in playback senza pensare di provocare irritazione in professionisti seri che vogliono suonare).
Ora li si aspetta dal vivo, in Italia a Torino e Bologna a inizio dicembre, per un’esibizione che sarà probabilmente all’altezza della fama guadagnata e dei tanti premi vinti per le loro prestazioni live.
Una cosa è certa: di sicuro i Muse hanno resistito alla tentazione del cattivo gusto musicale. Ci sono ancora, provocatorii come sempre.
Tracklist: The Resistance (2009)
Uprising
Resistance
Undisclosed Desires
United States of Eurasia
Guiding Light
Unnatural Selection
MK Ultra
I Belong To You (+Mon Coeur S’ouvre A Toi)
Exogenesis : Symphony Part I (Overture)
Exogenesis : Symphony Part II (Cross Pollination)
Exogenesis : Symphony Part III (Redemption)
Autore: Francesco Postiglione
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