Malgrado negli ultimi anni Cristina Donà abbia lavorato duramente per pubblicare in Gran Bretagna – e promozionare poi con numerose date dal vivo in mezza Europa – la versione cantata in lingua inglese del suo terzo disco ‘Dove sei tu’, evidentemente ha trovato anche il tempo di dedicarsi alla scrittura, poiché in questo nuovo album intitolato ‘La Quinta Stagione’ la prima cosa che si nota è la grande cura riposta nei testi delle 12 tracce: ricchi, forbiti, su standard persino superiori a quelli di ‘Tregua’ (1997), ‘Nido’ (1999) e ‘Dove sei tu’ (2003). Il disco è uscito nei negozi il 7 Settembre, in questa fase indefinita dell’anno tra la fine dell’Estate ed i primi scampoli d’Autunno 2007, e non è un caso poiché nella tradizione della medicina cinese è proprio questo il periodo chiamato ‘quinta stagione’ cui il titolo fa riferimento, ed al quale la Donà fa corrispondere, com’è proprio di tutte le fasi di passaggio, uno stato d’animo d’incertezza, di sospensione, di intimo ripiegamento interiore; Cristina invita ad esempio alla semplicità, in ‘Migrazioni’, quando canta il ritornello: “Pensa leggero, come un foglio leggero, assecondando anche le curve violente. Vola leggero su di un foglio leggero, la paura appesantisce la mente”. Sarà magari per questa ragione che, mentre negli album precedenti la nostra dedicava canzoni ad impegnativi temi sociali – le discriminazioni alle donne sul luogo di lavoro in ‘Senza far Rumore’, l’orribile fenomeno del turismo sessuale in ‘Così Cara’, ed ancora il controllo che irretisce l’individuo in ‘The Truman Show’ – in quest’album del 2007 invece non v’è la minima traccia di argomenti sociali o politici… anzi, vi si percepisce persino un certo rifiuto della fisicità a favore di un piano sempre più mentale – per erti versi ciò è molto femminile… – e così sono i temi intimisti, i rapporti di coppia e l’amore a focalizzare l’interesse della brava cantautrice; l’amore, certo, raccontato però nei suoi risvolti immateriali, e trattato da punti di vista spesso originali, senza del resto mai pronunciare la stessa parola ‘amore’, se non nella prima canzone ‘Settembre’.
Ancor di più, musicalmente, mi pare ci sia da sottolineare un cambio di rotta rispetto al disco precedente: paradossalmente infatti, con il passaggio l’anno scorso dall’etichetta milanese Mescal alla major internazionale Capitol/Emi – gigante discografico che ha anche comprato in blocco l’intero catalogo della cantautrice: pensate un po’ quali attese commerciali deve nutrire… – ci si poteva attendere che ‘La Quinta Stagione’ suonasse scintillante, moderno, carico di ospiti illustri, in linea col precedente ‘Dove sei tu’; invece le musiche di questo disco sono semplici, tradizionali, asciutte, asservite totalmente ai testi ed alla voce di Cristina, che raggiunge una maturità notevole, con risvolti jazz elegantissimi stile Billie Holiday: altro che concessioni radiofoniche…
La formazione cui la Donà si affida è quella consolidata negli anni passati, con Cristiano Calcagnile alla batteria, Stefano Carrara al basso e tastiere, Lorenzo Corti alla chitarra elettrica. Il disco è stato prodotto da Peter Walsh. Cristina Donà sarà in concerto, per presentare il CD, il 13/09 su Radio DJ e lo stesso giorno alla Feltrinelli di Milano; il 17/09 a Bologna.
Autore: Fausto Turi
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