Joan Wasser, eclettica musicista e cauntatrice newyorkese, conosciuta come Joan as a policewoman, ha aperto ieri i live di febbraio del Circolo degli Artisti.
Due gli album all’attivo, Real Life (2006) e To Survive (2008), alle spalle un passato solido e ricchissimo di esperienze importanti che hanno influenzato il suo lavoro fino ad oggi.
Joan ha lavorato con Lou Reed, con la band di Hal Willner per il suo tributo a Leonard Cohen e a Neil Young , parte integrante della formazione iniziale di Antony And The Johnsons,; nel 2000 diventa un membro della band di Rufus Wainwright, della cui collaborazione si avvale anche per l’ultimo album, nel brano To America. Joan si ascolta con il cuore, e non trovo altre parole per descrivere la sua performance se non bella, leggera e semplice. E’ facile farsi coinvolgere e trovarsi, guidati dalle trame della sua musica, sospesi un metro da terra a pensare ad amori presenti e passati, alla bellezza delle cose semplici, ad emozionarsi e sorridere.
I’m so happy to be loved, throw me down and light me there …
Passando dalla tastiera alla chitarra, Joan incanta con la sua voce calda e seducente e rende ancora più calda l’atmosfera della sala già gremita di gente. La sua musica è raffinata e introspettiva, il genere folk si innesta perfettamente su melodie dai tratti rock e soul. Non mancano brani del passato e qualche brano inedito che ci fa pregustare il prossimo atteso album. Nonostante sia difficile mantenere sempre alta la soglia di attenzione, il piano, brani come “To Be Lonely”, la bellezza dei testi, l’intensità delle melodie, la malinconia della sua voce in “Honor Wishes” oppure “Holiday” invitano a guardarsi dentro e a innamorarsi.
You’re my holiday, the place where I escape to forget about how I don’t see you enough.
Autore: Sara Ferraiolo
www.joanaspolicewoman.com