Neanche la benchè minima pubblicità, per questo concerto: non un manifesto per le strade del centro storico di Napoli, non un volantino, nessuno ne sapeva nulla; aggiungiamo che un’ora prima del concerto sulla città iniziava a piovere, ed ecco che al Velvetzone, stasera, di gente non ce n’è: 30 spettatori circa, all’esibizione di Cesare Basile e Willard Grant Conspiracy.
Lo show inizia, come da tradizione per il Velvet, alle ore 00.30; mentre aspetto di entrare nel locale, mi guardo intorno temendo qualche rapina – lì di notte può capitare, parlo per esperienza… – e così, pensando di essere più al sicuro, mi piazzo di fianco ad un uomo enorme, un gigante barbuto con gli occhiali che pascola fuori al locale: penso sia un buttafuori, ed invece poco dopo scoprirò che è Robert Fisher, in arte Willard Grant Conspiracy, che stasera dividerà il palco con Cesare Basile.
Sulla homepage del sito internet di WGC leggerò con piacere, il giorno dopo il concerto, le belle parole che il cantautore americano rivolge al nostro Cesare Basile per ringraziarlo, forse, di aver condiviso il palco in situazione di assoluta parità, malgrado fosse lui, in Italia, l’ospite ed il meno conosciuto al pubblico: “It is a great honor to be sharing the stage for all of the Italian shows with Cesare Basile. Please visit www.cesarebasile.com or www.myspace.com/cesarebasile for more information about this unique songwriter and musician”.
Basile e Fisher si esibiscono in effetti insieme e contemporaneamente, seduti su due seggiole, con in braccio le chitarre acustiche. E’ un concerto scarno, minimale, silenzioso, leggermente tedioso a causa non certo della scaletta quanto della mancanza d’arrangiamenti; ma è un effetto ricercato, ovviamente. Li accompagna soltanto un contrabbassista elettrico molto discreto. Si alternano eseguendo una o due canzoni ciascuno, dai rispettivi repertori, talvolta accompagnandosi persino insieme, in un clima estremamente rilassato che riescono a trasmettere anche agli spettatori presenti. Sembra di essere ad una serata tra amici, ed il numero ridottissimo di persone presenti contribuisce ad accrescere questa intimità.
Addirittura accade un fatto inaspettato, dopo un quarto d’ora: Robert Fisher stacca il jack della sua chitarra dall’amplificatore ed allontana il microfono dalla bocca, spiegando ai presenti di voler proseguire l’esibizione ‘on air’, senza alcuna sofisticazione tecnologica.
Si giustifica con Cesare Basile: “so che tu non sei daccordo, ma ti prego, lasciami fare a modo mio…”, e chiede ai presenti: “riuscite a sentirmi anche così?”, e di lì in poi si avvarrà soltanto delle corde acustiche e del suo vocione profondissimo, del resto sufficienti a raggiungere i presenti in sala.
Basile in effetti preferirà proseguire l’esibizione con il microfono e l’amplificazione, ma ormai sembra di essere ad un falò sulla spiaggia. i ragazzi presenti seggono a terra con le gambe incrociate.
Tra il pubblico vedo Francesco di Bella (24 Grana), venuto a salutare l’amico e collega siciliano; in fin dei conti, anche le sue recenti performance soliste (“credo di incidere un disco, con le nuove canzoni che sto portando in giro in questi mesi”, mi confida) hanno un carattere folk intimista, in linea con la produzione di Basile e Fisher.
C’è spazio anche per scherzare, e i due sul palco non si sottraggono: “Robert, quella canzone di tuo nonno, poi, la suoniamo insieme, va bene?”. Cesare si riferisce a ‘Notes from the Waiting Room’, pezzo folk scritto in effetti proprio dal nonno di Fisher alla fine dell’800, che stasera chiuderà l’esibizione del duetto.
Le canzoni ascoltate comprendono anche qualche inedito, tra cui ha colpito tutti una ballata d’amore di Cesare Basile mai udita prima, che parla delle incomprensioni degli amanti, dei muri che si creano tra loro, dell’impossibilità di recuperare e anzi della facilità con cui le situazioni precipitano malgrado le buone intenzioni. E poi ci sono tante canzoni da ‘Hellequin Song’ e da ‘Let it Roll’: i dischi dei due cantanti usciti nei primi mesi di questo 2006, riproposti però, come spiegato, in versione notturna.
Autore: Fausto Turi
www.willardgrantconspiracy.com www.cesarebasile.com