Perfect Partner è un “crescendo di suoni sull’America on the Road”, un progetto che nasce dalla collaborazione tra la bassista dei Sonic Youth Kim Gordon (nella foto), il video artista Tony Oursler e il cineasta Phil Morrison.
Il risultato è un film dove frammenti audio e video si scontrano dando luogo ad un esperienza contrastante ma sicuramente avvolgente e innovativa, uno psicodramma surreale interpretato da Michael Pitt (The Dreamers, Last days) che mette in scena il valore simbolico delle automobili della società americana, considerati partner perfetti.
Perfect Partner è un road movie tormentato in cui i due protagonisti fuggono dalla società che li opprime, quella delle automobili e della pubblicità, alla ricerca della natura, di un tramonto sul mare.
Le immagini si sovrappongono e si fondono completamente con la colonna sonora, suonata interamente dal vivo.
Nucleo della performance, la proiezione di video su due schermi, uno convenzionale sullo sfondo, l’altro costituito da una pellicola trasparente in primo piano.
Rinchiusi tra le proiezioni, avvolti quasi da sembrare inglobati nel film, i componenti del gruppo; al centro Kim Gordon (chitarra e voce), spartiacque simbolica tra il suono analogico, rappresentato da Jim O’Rourke e dal percussionista e sound designer Tim Barnes, e quello digitale di Ikue Mori e di Dj Olive.
Sul palco c’è un perfetto equilibrio di voce, chitarra, rumore puro, batteria, computer, vinili, video, loop, onde analogiche e digitali.
Un mix interessantissimo, dunque, di musica suonata e digitale in continua creazione anima il lungometraggio, alternando momenti da “concerto” a momenti introspettivi in cui la musica passa in secondo piano rispetto alle immagini.
La performance della Gordon, sicuramente improvvisata e adattata di volta in volta, è sempre in sintonia con la narrazione filmica e si amalgama con i noise e le texture audio utilizzate dal resto dei musicisti per ricreare ambientazioni sonore pseudo-reali.
Il film vuole sfuggire alla sua natura cinematografica, infatti, tra tagli repentini, continui cambiamenti di piani narrativi e improvvisazioni in puro stile noise, la trama si riduce spesso ad un sottile filo conduttore che viene più volte perso di vista, anche a causa delle continue incursioni provenienti da altre discipline quali videoarte e vjing. Alle immagini del film, infatti, si sovrappongono ballerine di danza classica, strade e paesaggi che rimandano alla land art più estrema, riprese dei componenti del gruppo pre-registrate si contrappongono con le immagini del live, mentre la comparsa di scritte sullo schermo lette dalla Gordon in simultanea “I feel like I’m changing” ridona unità al tutto.
Unica pecca: spesso il velo di proiezioni in primo piano, entra in conflitto con le immagini dello sfondo sovrapponendosi ad esse in maniera confusa e poco chiara, ma chissà se non sia anche questo un effetto voluto, frutto della sperimentazione del videoartista Tony Oursler.
In effetti Oursler, con la sua opera, contribuisce a donare un’energia tesa e sincopata che arriva in maniera immediata allo spettatore e crea un gioco psicologico che serve a testarne la resistenza emotiva.
Perfect Partner è sicuramente un esperimento di videoarte ben riuscito in cui lo spettatore, in continua tensione, viene sbalzato da un mondo narrativo all’altro, nel tentativo costante, da parte dei produttori, di creare un rapporto empatico sfruttando appieno la potenza di molteplici linguaggi artistici .
Autore: Giuseppe Guariniello e Sara Ferraiolo