Ero molto curioso di vedere in azione l’olandese Elisabeth Esselink, in arte Solex, una delle più geniali ed eclettiche artiste degli ultimi anni, soprattutto dopo aver ascoltato il suo ultimo lavoro in studio, Laughing stock of indie rock, vero e proprio campionario della sua particolarissima estetica musicale ed ennesimo capitolo della sua saga di pop visionario e futuribile.
Non nascondo le mie perplessità iniziali circa la resa dal vivo di un sound così bizzarro , votato anima e corpo ad un costante spiazzante cut-up elettronico sonoro e compositivo che però a ben sentire rivela un retrogusto nostalgico per una naivetè tutta sixties disarmante.
Sono stato clamorosamente smentito da un set assolutamente godibile e ricco per
varietà di proposte: doveroso il ringraziamento alla lungimiranza ed al coraggio organizzativo dell’Associazione culturale barese Stereo 4 .
Solex è capace di tirar fuori dal suo moog sonorità e loops astrusi e sorprendenti, sottolineati da ritmiche taglienti ed ipnotiche, che dal vivo risplendono di una brillantezza e di un fascino ben più esaltanti che in studio.
Simulazioni di chitarre noise e slide, fiati insolenti e tastiere vintage impegnate in intriganti accoppiamenti con agili e trasversali ipotesi di sonorità aliene e con la candida, insolente, mercuriale vocalità di Solex.
Coadiuvata efficacemente ( anche ai vocals ) da un’energica, poliedrica batterista che sorprendentemente riusciva ad integrarsi ed interagire con brani che rifuggono prevedibilità e linearità di svolgimento come fossero la peste, Solex ci ha deliziati
ed amabilmente aggrediti con l’esecuzione quasi integrale di The Laughing stock of indie rock ma anche di alcune chicche del passato, come la martellante (con malizioso riff d’armonica) Low Kick and Hard Bop, brano che dava il titolo al suo disco precedente del 2001 e poi Randy Costanza, The Burglars Are Coming!, Superfluity risalenti a Pick Up (1999) . Una performance lunare e frastagliata quella di Solex, ma tutto sommata carica di un’energia positiva e vitale, anche a giudicare dalla gioiosa intesa tra le due compagne di giochi; si sono scambiate sorrisi per l’intera performance ed hanno fatto sgambettare alla grande soprattutto le teen-agers sotto il palco.
Autore: Pasquale Boffoli / foto di Francesco Tunzi