Appuntamento con la storia al Palapartenope di Napoli. Appuntamento con sette musicisti che hanno rappresentato qualcosa che va oltre la musica. Impegno sociale, manifesto di coloro che negli anni ’70 lottavano o semplicemente si sentivano vicini alle persone che sono morte o che sono state protagoniste dei colpi di stato sfociati in dittature. Come in Cile, patria degli Inti Illimani e sede di uno dei più duri colpi di stato proposti dagli Stati Uniti. Deposto Allende, additato come comunista, prende il potere Augusto Pinochet. E’ da questo momento che la band cilena è costretta a rifugiarsi in Italia, dove rimarranno per ben quindici anni. La loro canzone più famosa, ‘El Pueblo Unido Jamàs Serà Vencido’, divenne l’inno che accompagnò le sinistre nelle elezioni politiche cilene del 1970 che videro vincitore Salvador Allende. Sono di scena a Napoli sette musicisti che hanno sofferto la lontananza dalla loro patria, solo per le loro idee politiche. Hanno vissuto in silenzio ma adesso prendono le loro rivincite. E’ un commosso Jorge Coulon che avverte: “Adesso siamo noi che dobbiamo giudicare Pinochet”, poi aggiunge: “La giustizia per essere tale deve essere immediata”. E’ emozionante sentire un uomo che ha vissuto le cose di cui molti di noi sentono solo parlare o di cui molti di noi si riempiono la bocca. Certi concetti, per essere apprezzati e valorizzati, devono uscire dal cuore di qualcuno che li ha vissuti fino in fondo e che ha sofferto per i propri ideali. Ma parliamo della musica. Dall’inizio alla fine del concerto il Palapartenope è stato scenario di uno spettacolo di magia. Musicalmente eccezionali, capaci di ricamare complicatissime trame sonore, sempre con il sorriso sulle labbra e con una ottima coesione. Rivisitano il repertorio per intero, viaggiando all’interno di trenta anni di musica ed impegno. Sempre visibile le radici nella musica popolare e nei classici andini. Ma sembra che ci sia una nuova presa di coscienza delle incredibili qualità musicali e tecniche che portano i sei cileni e il polistrumentista cubano Efren Viera ad esplorare territori nel jazz, almeno nell’improvvisazione live. Finale con gli Al Mukawama sul palco per una rivisitazione di gruppo de ‘El Pueblo Unido Jamàs Serà Vencido’ in chiave popolare. Dunque una grande conferma ed una grande notte di musica. Il ritorno definitivo di sette piccoli maghi sudamericani.
Autore: Andrea Belfiore