Vedere Daddy G impegnato in un dj set in giro per il mondo mentre i Massive Attack, la band di cui è membro fondatore insieme a 3D, sono alle prese con la promozione della nuova colonna sonora del film “Danny The Dog”, lascia pensare. Se poi prendiamo per vere le parole dello stesso 3D, il quale prende le distanze dal suo compagno di “viaggio”, ci viene tranquillamente il dubbio che qualcosa bolle nel pentolone della band simbolo del Bristol Sound, noto anche come trip-hop. Indubbiamente Daddy G rappresenta una delle menti più geniali ed innovative del panorama musicale mondiale. Solo così può essere definito colui che ha partorito capolavori come “Mezzanine” e “Blue Lines”. Ma veniamo alla serata. Il locale che ospita l’evento è una discoteca. Diciamoci la verità: la maggior parte dei presenti era venuta esclusivamente per ballare, forse al richiamo di “uno importante” che viene dall’Inghilterra. Locale pienissimo, la gente apprezza da subito quando Daddy G inizia con un dj set basato su classici raggamuffin e pop, inaciditi e remixati al punto giusto. Si spazia da Buju Banton ai Beastie Boys di “Intergalactic” in versioni “pompate” per permettere il movimento del corpo. Un gruppetto di ammiratori c’era e osservava ogni minimo movimento sulla consolle dell’inglese. Poca partecipazione nei gesti e nell’interazione con il pubblico, ma ci rendiamo anche conto che non è facile divertirsi ad una serata del genere, per un artista che ne ha vissute sicuramente di più esaltanti. La seconda parte della serata è incentrata sulla scaletta di “DjKicks”, quindi con brani che spaziano dai classici dei Massive Attack (incredibili i remix di “Karmacoma” e di “Unfinished Simpaty”, ndr) a canzoni soul e blues, partendo da Aretha Franklin (Rock Steady, ndr) e arrivando a Willie Williams ( “Armagideon Time”, ndr), concedendosi anche un classico del “collega” Tricky con “Aftermath”. Dunque una serata riuscita ma che conferma una cosa: Daddy G lo preferiamo in versione “songwryter”. Deve ancora regalarci tante emozioni e tanti “trip” eterei come solo lui sa fare.
Autore: Andrea Belfiore