E’ uscito il 29 giugno “Night Work”, il nuovo album di Scissor Sisters, il terzo della loro carriera su etichetta Polydor Records.
Divenuti una della più grandi band dell’ultimo decennio in Inghilterra, dove il loro ultimo album “Ta-Dah” ha dominato a lungo le classifiche nel 2006 (più di un milione e quattrocentomila copie solo in UK, disco d’oro in Italia), gli Scissor Sisters hanno registrato il loro nuovo lavoro a Londra, alle Bahamas e a New York, loro città natale. Night Work è un disco dance, anche se è riduttivo considerarlo solo e soltanto un album elettronico.
Si può ancora intuire la matrice live di questa band che non ha mai smesso di suonare, in studio e in concerto.
“Night Work ci rappresenta come siamo davvero. E’ la nostra quintessenza” spiega Jake Shears. L’ album è stato anticipato dal singolo Fire With Fire, già una hit radiofonica anche in Italia! Stuart Price (The Killers, Madonna) è produttore dell’album, insieme alla band.
Scissor Sisters hanno anticipato parte del loro nuovo disco lo scorso marzo suonando al SXSW di Austin, in Texas. La band prevede di tornare presto a suonare dal vivo, anche in Italia. Durante il tour del precedente album, Ta-Dah, Scissor Sisters hanno suonato per un pubblico di altre centomila persone nella sola Londra, compresi gli show a Trafalgar Square e all’O2 Arena. Ma Fire With Fire sta facendo già parlare tanto di sé per la sua copertina. Infatti per promuovere il disco, la Universal Music Italia ha acquistato campagne pubblicitarie su Facebook, ma i banner non sono andati online, poiché l’immagine utilizzata è stata censurata dai controllori del social network, ritenendola “inappropriata, eccessivamente esplicita”.
Si tratta di uno scatto di Robert Mappelthorpe, uno dei più acclamati fotografi di tutti i tempi, autore delle più belle immagini di Susan Sarandon, Blondie, Andy Warhol, Patti Smith, Arnold Schwarzenegger, William Burroughs, Susan Sontag, Carolina Herrera, Louise Bourgeois e Cindy Sherman, tra gli altri.
La fotografia scelta da Scissor Sisters ritrae il fondoschiena del celebre ballerino classico Peter Reed, morto nel 1986. Certamente provocatorio e non convenzionale, il repertorio di Mapplethorpe è gestito da una Fondazione che ha finanziato l’apertura della sezione di fotografia al Guggenheim Museum di New York, e sostiene la ricerca scientifica tramite il Robert Mapplethorpe Laboratory for AIDS research presso l’università di Harvard.
Nelle più recenti interviste, la band ha spiegato di aver scelto quella fotografia perché illustrava perfettamente lo spirito del disco: la fatica e il sudore, la sensualità e la fisicità, il lavoro e la danza, ringraziando pubblicamente la Fondazione Mapplethorpe che in via eccezionale ha autorizzato lo sfruttamento della bellissima immagine in questione.
Per Jake Shears, leader della band, “rappresenta un periodo da cui abbiamo tratto ispirazione per questo album – la luce e l’oscurità, l’edonismo, la libertà e la tragedia degli anni ’80. La foto è sexy, ha dell’umorismo, è giocosa e dà l’idea di qualcuno che ha appena finito di ballare a lungo, ed è proprio questo il tema dell’album”. Mentre ci si domanda che fine abbia fatto l’ironia, oltre che il rispetto per la libertà artistica, Universal Music lancia un concorso e tramite il sito della band invita il pubblico a creare una loro versione della copertina del disco, inserendo l’immagine del proprio “lato B”.
Le quattro fotografie più creative saranno premiate con un incontro con la band e un CD autografato.
Autore: red.
www.scissorsisters.com