Dopo il successo della data milanese di gennaio, tornano in Italia i Band Of Skulls per presentare i brani del loro debutto “Baby Darling Doll Face Honey”. Tre le date in Italia: il 28 Maggio a Marina di Ravenna (FC), il 29 maggio a Roma e il giorno successivo a Varese. Provenienti da Southampton, I Band Of Skulls arrivano al loro disco di debutto il prossimo 18 Gennaio 2010 su etichetta You Are Here. L’album è stato accolto con entusiasmo sia dalla stampa italiana che da quella internazionale. Gli undici brani che compongono il disco, registrati presso i Courtyard Studios dei Radiohead nell’Oxfordshire e mixati presso la House of Blues di Los Angeles da Ian Davenport (Supergrass, Badly Drawn Boy), catturano alla perfezione l’attitudine della band e la passione per le armonie vocali e per il Wall of Sound. Il disco è anticipato dal singolo “Death By Diamond and Pearls”. Scaricato da oltre 400.000 fan sparsi in tutto il mondo, il brano “I Know What I Am” è stato “Single Of The Week” su iTunes agli inizi di quest’anno. Un successo senza precedenti per una band all’epoca ancora sconosciuta. Inoltre il brano “Friends” è incluso nella colonna sonora di “New Moon – The Twilight Saga”, insieme ad artisti del calibro di Death Cab For Cutie, Thom Yorke, Bon Iver, Muse, Editors e tanti altri. Ma la band non delude nemmeno dal vivo. Subito dopo una manciata di concerti in Inghilterra, incluse le date del Club NME di Koko e del Stag & Dagger Festival di Hoxton, i Band Of Skulls hanno suonato negli Stati Uniti prima di intraprendere un corposo tour nazionale nuovamente nel Regno Unito. Proprio in occasione delle date estive la band ha ottenuto delle splendide recensioni per i loro concerti. La più importante quella relativa al Latitude Festival di Suffolk quando il Guardian selezionò la band fra quelle che dovevano essere viste a tutti costi. I tre membri del gruppo, Russell Marsden (chitarra e voce), Emma Richardson (basso e voce) e Matt Hayward (batteria), si sono incontrati giovanissimi al college. Avere due cantanti, tra cui una voce maschile ed una femminile, e tre compositori in una sola band, non è certo roba da tutti i giorni.
Autore: red.
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