Saranno i due artisti giapponesi ad animare tre serate del Mito Festival, rassegna itinerante nelle città di Milano e Torino.
Ad iniziare il viaggio ai confini del suono elettronico e dell’arte visiva sarà Ryoji Ikeda (nella foto) che l’ 11 Settembre si esibirà a Torino presso il Cinema Massimo; mentre il 12 Settembre a Milano presso il Superstudio Più.
Nelle sue opere audio-video Ikeda utilizza l’universo dati, le formule matematiche traducendole in architetture sonore e visive di impatto estremo: Immagini video di paesaggi, di dati, di testi, vere e proprie scenografie perfettamente ed elegantemente sincronizzati con il suono che ci immergono dentro una matrice e ci inducono ad un’esperienza fisica e sensoriale.
Ikeda è uno dei pochissimi artisti visivi esibitosi in prestigiosi e significativi luoghi di arte d’avanguardia, tra questi: Parigi, Centre Pompidou e Musée d’Art Moderne de la Ville; al Sònar di Barcellona; al the Barbarican, Millennium Dome e Queen Elizabeth Hall di Londra; mentre nella sua città natale, Tokio, all’ICC; per poi proseguire al Göteborg Biennial; a Berlino presso l’Haus der Berliner Festspiele; e a Sydney al Performance Space.
A seguire il 18 settembre presso lo Spazio 211 di Torino il chitarrista Keiji Haino si esibirà in un flusso di rock pshichedelico e d’avanguardia dove la sperimentazione del giapponese si concretizzerà in una performance con solo voce e chitarra. Haino esordisce nel 1971 con il leggendario gruppo noise-rock Lost Aaraff e raggiunge la notorietà col trio Fushitsusha, il progetto più “psichedelico” di Haino che incide con Yasushi Ozawa (basso), Maki Miura (chitarra), e Jun “Akui” Kosugi (batteria). L’artista giapponese vanta collaborazioni con John Zorn, Thurston Moore, Peter Brotzmann.
Autore: red.
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