Indipendentemente dalla volontà degli organizzatori, la versione ‘08 di Six Day Sonic Madness, il festival di musica e arti indipendenti nato nel 1998 nel borgo antico di Guardia Sanframondi (BN), rischia di non essere organizzata.
– Con questo breve comunicato gli organizzatori vogliono innanzitutto scusarsi con quanti, musicisti, artisti e semplici appassionati, attendevano proprio in questi giorni la pubblicazione dei bandi di concorso per le selezioni e, come consuetudine, le prime indiscrezioni sul cartellone artistico del prossimo luglio.
– Avremmo voluto non scrivere queste righe, ma a pochi mesi dall’inizio del festival è giunto il momento di prendere atto che gli sforzi fin qui compiuti non sono serviti a risolvere, anche solo in parte, una situazione divenuta col passare del tempo sempre più pesante e insostenibile.
– Per più di dieci anni abbiamo creduto in un progetto che è stato presto definito, anche e soprattutto per le oggettive difficoltà di organizzare un evento del genere nell’entroterra rurale campano, aspirazione alla follia sonica. E per molto tempo, grazie al lavoro volontario di centinaia di ragazzi e all’affetto del pubblico che ci ha sempre seguito con una passione indescrivibile, quella folle aspirazione è diventata reale.
– Oggi, purtroppo, tutto ciò non basta più ad assecondare le esigenze di cui il progetto SDSM necessita per proseguire e continuare a crescere. Ci tocca così prendere atto che una distanza troppo netta divide il nostro modo di intendere e costruire quel sogno, quella follia, dalla realtà delle cose e dalle mille vuote promesse che enti ed istituzioni ci hanno per troppo tempo riservato.
– Credevamo, e crediamo tuttora, che SDSM sia una risorsa importante che merita ben altre attenzioni. E almeno a parole, è quanto ci è stato a più riprese ribadito da quelle istituzioni del nostro territorio (dalla realtà comunale fino a quella regionale), che dopo averci accolto con un misto di indifferenza, scetticismo e malcelato timore, sono passate a definirci, col passare degli anni, “risorsa”, “valido interlocutore”, “patrimonio dell’intera collettività”, “potenziale motore per il rilancio del territorio”, e mille altre belle parole, alle quali però, quasi mai purtroppo, sono seguiti sostegni concreti.
– Proprio per questo, e consapevoli che le nostre certezze e la nostra passione sono le stesse di sempre, andremo comunque avanti, impegnandoci al massimo per evitare che una storia di cultura, successo e innovazione come quella del Six Day Sonic Madness debba bruscamente e dolorosamente interrompersi.
– Ma a questo punto, dopo il silenzio degli ultimi mesi, dovuto proprio ed esclusivamente all’incertezza in cui ci troviamo, era quanto meno doveroso informare su questa situazione tutti coloro che ci hanno sempre seguito con passione ed entusiasmo.
– E proprio a coloro che si sono avvicinati nel corso degli anni a SDSM, contribuendo in maniera determinante a renderlo una stupenda esperienza di socializzazione, cultura e – lo ripetiamo con forza – innovazione in un territorio che difficilmente riesce a brillare in tal senso, chiediamo perciò di restare ancora in ascolto, rivolgendo l’invito a sostenerci con l’affetto di sempre nelle eventuali prossime iniziative che saranno organizzate.
– Intanto, chi volesse manifestarci la propria solidarietà può firmare una petizione on line, all’indirizzo www.firmiamo.it/sdsm, e/o mandare un messaggio e-mail all’indirizzo stampa@sdsm.it
Un grazie di cuore a tutti, con la speranza di risentirci, con più positive notizie, quanto prima…
Autore: red.
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