Mancavano solo loro, o quasi. Dopo Pixies, Mission Of Burma, Slint e adesso anche Bark Psychosis, ecco un altro nome amatissimo dagli indie-fans riaprire il proprio cammino. E si tratta di un ritorno di grande attualità, vista l’imperversare della new-new-wave di Franz Ferdinand, Rapture e soci: i GANG OF FOUR, uno dei più influenti gruppi post-punk sorti sul finire degli anni 70, dopo la prima grande ondata del punk. Il quartetto inglese ha così ceduto, appunto, alle grandi pressioni di fans, media e industria, fissando per ora non un nuovo album ma, almeno, 5 date oltremanica a gennaio: (23) Manchester, Academy, (24) Leeds, Leeds University, (25) Bristol, Academy, (27) Birmingham, Academy, (28) Londra, Shepherd’s Bush Empire.
La band, composta da Jon King (voce), Andy Gill (chitarra e voce), Dave Allen (basso) e Hugo Burnham (batteria) non lavorava, in tale assetto dal 1981, dopo il successo incassato con il debut EP “Damaged Goods” e i seminali album “Entertainment!” e “Solid Gold”. Da allora Gill è diventato un produttore molto richiesto, con un curriculum composto da lavori per Red Hot Chili Peppers, Killing Joke e Futureheads. Lui e King avevano lanciato una nuova versione dei Gang Of Four negli anni 90, pubblicando gli album “Mall” (1991) e “Shrinkwrapped” (1995).
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