DAN SNAITH, il giovane talento psych-electro-folk-pop canadese, si accinge a cambiare moniker pur di non entrare in un duello legale – questioni di copyright – che intende assolutamente evitare. Il problema al mantenimento del moniker sotto cui si è fatto conoscere è quanto mai grottesco, oltre ad essere ampiamente condannabile il promotore di tale vertenza. Si tratta di Handsome Dick (sapete cosa significa, suppongo…) Manitoba, frontman dei Dictators, pre-punk band newyorkese con 3 studio album all’attivo tra il 1975 e il 1978 prima di sciogliersi e riunirsi varie volte – pubblicando anche, nel 2001, lo studio album “D.F.F.D. (Dictators Forever Forever Dictators)”. Il contrasto, come vedete, nno è nel nome di due band, ma in quello di una band e di un mero componente – che perlatro ha pubblicato un unico album solista nel 1990, fuori catalogo da tempo, é a nome Manitoba né a nome Handsome Dick Manitoba, ma come Manitoba’s Wild Kingdom.
Basterebbero pochi argomenti per rintuzzare i farneticanti assalti legali di un vecchio punk in pensione senza alcuna chance di ritardatario successo, ma Snaith-Manitoba ha paura, e né la giovane età né la voglia di pensare unicamente alla musica gli sono d’aiuto nel sostenere una causa per mantenere il nome con cui si è fatto conoscere. Già anni fa Snaith fu contattato via e-mail da Dick che lo esortava a fare una ricerca sulla non-originalità del suo nome. Manitoba lasciò perdere, ma le cose si complicarono dopo l’uscita di “Up in Flames”, fortunato secondo album, come lui stesso racconta: “proprio prima di partire in tour con gli Stereolab, feci un piccolo show a Los Angeles, e qualcuno che mi fece capire che alla porta c’era un tipo che “conosceva mio fratello”, ma io non ho fratelli, però andai lo stesso alla porta, e il tipo fuori mi disse una cosa del tipo “hey amico, ma sto per citarti in giudizio”, e infatti così fece fare a un detective privato subito prima che mettessi piede sul palco. Rimasi scioccato tutta la notte, non avevo fatto nulla per danneggiare la sua carriera, ormai finita da un pezzo, né credevo potesse mai crearsi confusione tra noi due. Ero impaurito, andare in tribunale negli States è la cosa più terrificante che possa immaginare. Preferisco passare il tempo a scrivere musica piuttosto che a parlare con gli avvocati”.
Perché CARIBOU? C’è un legame tra questo animale e il vecchio moniker, ed è la nazione di Snaith, il Canada (Manitoba è uno degli stati della federazione anglo-francofona, ). “Non vengo dal Manitoba e no vado lì da 10 anni, ma volevo un nome che rappresentasse qualcosa di canadese ma che non fosse affatto trendy”. Senza pensare che, prevenuto un problema legale, potrebbe presentarsene un altro, visto che Caribou è il nome di una catena di caffè di discreto successo (era anche un brano dei Pixies, ricordate?). ma di band con questo nome non ce n’è, e stavolta Snaith è stato guardingo.
Quanto al lavoro in senso stretto, il futuro Caribou sta preparando il terzo album, che dovrebbe uscire in primavera. Il titolo provvisorio sembra essere “The Milk of Human Kindness”, ma è lo stesso Snaith a dire che il titolo è l’ultima cosa a prendere forma in un suo album. Quanto allo stato d’avanzamento, la sua abitudine di registrare continuamente spezzoni sonori dovrebbe rendere più facile mettere assieme un album. E infatti “un sacco di materiale è venuto su relativamente presto, e ho già un bel po’ di tracce”, dice Snaith. Ma “voglio averne a disposizione il doppio di uante me ne servono, così da poter scegliere quelle che veramente, ma veramente mi piacciono. Sono già soddisfatto di ciò che è venuto fuori, ma sono troppo scrupoloso ed esigente per accontentarmi e smettere di creare proprio adesso”.
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