“Le musiche proposte in questa rassegna non vogliono distinguersi solo per innovazione o spirito di ricerca, ma per il fatto che non possono essere canticchiate, consumate fino alla nausea e poi gettate via. Nessuna preclusione di genere, nessuna direzione artistica particolare, solo musiche libere e pensanti…”. Poche parole per divulgare le intenzioni che l’etichetta toscana, da poco nata, ha intenzione di mettre in pratica – in forma di festival live – dal 23 Giugno al 29 Luglio (in date non consecutive) nella suggestiva location del Castello de l’Acciaolo di Scandicci (alle porte occidentali di Firenze). Questo il programma, con breve descrizione dei relativi protagonisti
(2 Luglio) ULAN BATOR + ZENERSWOON – Gli Ulan Bator, passati alle cronache anche per le importanti collaborazioni con i Faust, hanno recentemente impresso una decisiva svolta in senso “pop” al loro sound con l’ultimo “Nouvelle Air”. Gli Zenerswoon si lanciano in effusioni chitarristiche intrise di sonicità, mentre l’uso armonico della voce ne riconduce la tensione a una dimensione più accessibile. Presentano “There in the Sun”, album in uscita il 21 Giugno su Anti-Dot/StoutMusic.
(8 Luglio) VELMA + TASADAY – I Velma sono un trio di Losanna (più un quarto componente dedito a proiezioni durante lo show) attivo dal 1996, acclamati dalla critica come validi contaminatori sonorità elettroniche e acustico-elettriche. Per i Tasaday quasi vent’anni di avanguardia “intelligente”, una delle più importanti band sperimentali nell’Italia degli anni ’80. Oggi in 7 col ritorno di Paolo Cantù e l’ingresso di Xabier Iriondo, dopo il fantaprogetto “Kaspar Project” esce, sempre su Wallace, “In Attesa, nel Labirinto”.
(15 Luglio) ENFANCE ROUGE + MIRANDA – François R. Cambuzat (voce, chitarra), Chiara Locardi (voce, basso) e Jacopo Andreini (batteria, ottoni), senza direzioni musicali né frontiere geografiche o artistiche, un incrocio tra malinconia e rabbia violenta che oggi mostra interesse per Keiji Haino, Wadih el Safi, la musica classica contemporanea o per le canzoni della guerra civile di Spagna. Miranda è un trio rock destrutturato imprevedibile e libero nelle forme. L’attuale line up è composta da chitarra, loop samplers, voce, batteria e basso. Il progetto ruota intorno all’idea di rifarsi sia al kraut rock anni ’70 come a bands come The Ex o i Dna.
(22 Luglio) ZU + CAN-D – il trio jazz-core capitolino ha condiviso concerti dal vivo e/o collaborazioni in studio con The Ex, Mike Patton, Karate, NoMeansNo, Shellac, Girls Against Boys, Eugene Chadbourne, Ken Vandermark e altri. La performance dei Can-D prevede la proiezione di filmati e diapositive e, grazie anche alla collaborazione di David Di Taranto, la rappresentazione tramite costumi e racconti dell’idea musicale che è oggetto del concerto.
(29 Luglio) RONIN + UBER – Ronin è il nuovo progetto di musica strumentale, tradizionale e triste di Bruno Dorella, boss di Bar La Muerte e musicista ieri con Wolfango, Bugo, Lava, Sick Dogs, oggi con OvO, Daniele Brusaschetto e appunto Ronin. A dargli man forte l’onnipresente Jacopo Andreini alla batteria, Alessandro Ruppen al basso, Lorenzo Rizzi alla fisarmonica e Marco Anicio alla chitarra. Gli Uber fanno un uso delle melodie disincantato, costruiscono i brani su intrecci chitarristici contorti ma ordinati. Amano definirsi una “instant-rock band”.
I concerti saranno ad ingresso libero. Info su http://www.fromscratch.it/festival/programma02.htm.
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