Hanno appena pubblicato il loro Cd d’esordio, ma i The Perfect Guardaroba, quintetto di Senigallia (An), sono già pronti per il mercato Usa. Dopo aver vinto Emergenza Rock Festival 2005 e aver rappresentato l’Italia alla finale mondiale in Germania, il quintetto marchigiano, infatti, è stato presente nella playlist radiofonica americana di Cincinnati, Oh (www.woxy.com) con il brano “I’Ve Got No Hope” nei giorni 17, 19, 24 e 26 novembre. Il loro Cd “Un-Tidy”, registrato al Red House di Senigallia e pubblicato dalla Load Up records, è ormai presente in tutti i negozi d’Italia. Non è un caso se Damiano (voce), Piccio e Becca (chitarre), Daron (basso e voce) e Angelo (batteria) hanno la possibilità di aprirsi una breccia sul mercato Usa, dato che si esprimono con un rock compatto, nel quale è forte l’eco delle chitarre taglienti del proto-punk degli Mc5 e del punk australiano dei Radio Birdman. Per capire meglio quali sono stati i loro passi iniziali che li ha portati a questo punto si sono resi disponibili a fare quattro chicchere il cantante, Damiano Aldenzio (DA) ed il chitarrista ritmico Michele Piccioni (MP).
Quando vi siete formati?
DA. Circa due anni fa, provenivamo tutti da band locali, che facevano cover, soltanto con i TPG abbiamo cominciato a scrivere brani nostri.
Perché questo nome?
DA. The Perfect Guardaroba era il nome di una catena d’abbigliamento degli anni ’60, che ci piace moltissimo e che è tornata di moda alcuni fa, ma già è scomparsa di nuovo. Diciamo che è riemersa giusto il tempo di ispirarci per il nome alla band. Il titolo del Cd poi “Un-tidy”, che vuol dire disordinato, è stato scelto proprio in contrapposizione al nome del gruppo.
Qual è la vostra età media?
MP. Abbiamo tutti tra i 21 ed i 24 anni.
Siete studenti o lavoratori?
Siamo tutti studenti iscritti a scienze ambientali e scienze della comunicazione.
Con quali ascolti siete cresciuti?
DA. Ac/Dc, Pearl Jam di cui preferiamo “Versus” e “Yeld”, oltre ai gruppi più recenti come Black Rebel Motorcycle Club e Franz Ferdinand
MP. In realtà non è che abbiamo un modello unico, preferiamo i classici, anche perché in molti ci hanno accostati agli Strokes, ma non li sentiamo per niente vicini. Preferiamo di gran lunga i Pearl Jam, non solo per ciò che esprimono musicalmente, ma anche per l’attitudine rock che hanno a 360°.
E la gloria del punk australiano, i Radio Birdman, vi dicono niente?
No, non li conosciamo, tranne che di nome, non li abbiamo mai ascoltati.
Quali sono i temi che trattate nei vostri brani?
DA. Sono prevalentemente sul sociale, ma in chiave goliardica, in particolare nel nostro singolo “In the city” di cui abbiamo fatto anche un video. Più in generale diciamo che parliamo della società, ma in modo del tutto dissacratorio.
MP. Un altro tema che ci sta tanto a cuore è quello della provincia che non offre valvole di sfogo, sarà un tema stereotipato, ma per noi è più attuale che mai, perché viviamo sulla nostra pelle questo disagio.
Come avviene la composizione dei brani?
MP. In genere prima componiamo la musica e poi il brano.
DA. I brani li scrivo prevalentemente io, anche se gli altri contribuiscono dando spunti anche con delle emozioni che vivono.
Gli studi di scienze della comunicazione che alcuni di voi stanno svolgendo influenzano il modo di scrivere i testi e vengono utilizzati per arrivare in maniera più diretta al vostro pubblico?
DA. Io stesso sono iscritto a questa facoltà, ma se ciò si sta verificando, sta avvenendo non in maniera diretta, perché tutto ciò che scriviamo e componiamo deriva dall’insieme delle esperienze di tutti noi. Sicuramente non è un elemento principale e non gli diamo troppa importanza, in ogni caso è inevitabile che le competenze che stiamo acquisendo come esperti della comunicazione in qualche modo entrino anche nella composizione dei brani.
State già pensando al futuro, state componendo dei nuovi brani?
MP. Si, stiamo lavorando sul prossimo album, che è già in progettazione. Con i nuovi brani stiamo cercando di evolverci attraverso un sound duro, ma più ricercato, in ogni caso la nostra base resta la semplicità con un’attitudine punk. Tuttavia non c’è ancora niente di ufficiale, anche perché dobbiamo ancora metabolizzare quello appena uscito.
La vostra presenza nella playlist radiofonica americana di Cincinnati, Oh (www.woxy.com) vi ha dato la possibilità di accedere in qualche circuito Usa?
DA. Si, siamo stati contattati da un’agenzia che ci ha dato la possibilità di inserire tutto il nostro cd, scaricabile a pagamento su www.emusic.com. La cosa ci fa bene sperare per il futuro, anche se stiamo con i piedi ben piantati a terra e pensiamo che tutto ciò che arriverà in futuro andrà bene. Dagli Usa siamo sbarcati anche nella radio inglese, siamo infatti in rotazione su www.pulserated.com in due programmi diversi. Pulserated è un’emittente di alternative rock. Ultimamente poi abbiamo avuto un’ottima recensione, con una votazione di 9/10, su una rivista tedesca, dopo che ci hanno recensiti anche in Usa, Danimarca ed Inghilterra. Autore: Vittorio Lannutti
www.theperfectguardaroba.com/