“Undercover”, disco di debutto di Tying Tiffany, è un concentrato di electro-disco-punk ballabile, sexy e divertente. Tiffany, già bassista/cantante in rock band dai nomi improbabili (Il Forno del Buon Pane, Prek, Kyoto-Nua’), è un po’ la risposta italiana a personaggi come Peaches, Lesbians On Ecstasy e Chicks On Speed. Alcuni di voi avranno avuto anche modo di ammirarla sul sito Suicidegirls.com, o nel film “La lingua del santo” di Carlo Mazzacurati.
Nessuno, in ogni caso, potrà mettere in dubbio che (ricordate la canzone del trashissimo duo Sabrina Salerno/Jo Squillo?) “oltre alle gambe c’è di più”…
Ho letto nella tua biografia che suoni da un bel po’ di anni, ma non so quante persone lo sappiano. Non ti da’ fastidio pensare che la gente possa considerarti come l’ennesima bella ragazza che si fa “passare lo sfizio” di fare un disco?
Penso sia normale non avere tutti dalla propria parte, se qualcuno la vede in questo modo è un problema suo, non mi va di dimostrare ciò che ho fatto o ciò che sono solo perchè qualcuno lo mette in dubbio. Il tempo poi dimostrerà che non è uno sfizio.
Da dove nasce l’infatuazione per l’elettronica (ho letto che hai suonato in delle band punk rock, prima di “diventare” Tying Tiffany)? C’entra qualcosa il fatto che sia un tipo di musica realizzabile più facilmente in totale autonomia da altre persone?
Sicuramente l’elettronica ti consente di lavoraci sopra autonomamente, in qualsiasi momento che tu abbia una ispirazione, ma poi comunque per quanto mi riguarda il lavoro successivo, cioè il completamento di un pezzo, lo svolgo assieme alle persone che poi suonano con me nei live,
Mi ha sempre stimolato l’idea della band, forse proprio per le esperienze passate.
La Get Physical si è interessata a te e ha deciso di includere un tuo brano in una compilation. Ci saranno ulteriori sviluppi?
Sto lavorando per una prossima release su Get Physical, anche se sto collaborando con altri artisti per il mio prossimo album.
Come stanno andando i concerti? Come reagisce il pubblico? Conoscono la tua musica o credi siano più interessati a qualcos’altro? Com’è il tuo live? Qual aspetto della tua musica viene maggiormente fuori? Quello “punk” o quello più “danzereccio”?
I concerti stanno procedendo molto bene, ho suonato in locali diversi tra loro e il consenso c’è stato, cantano anche le canzoni, questo è bello! Chi viene ai miei concerti lo fa per un insieme di curiosità, chi per la musica chi per altro, alla fine rimangono comunque entusiasti e si divertono, e questo è quello che mi interessa maggiormente. Il live si presenta con una band, l’approccio è sicuramente più punk’n’roll rispetto all’album, ma non manca la parte più “danzereccia”, soprattutto nei brani finali, c’è una sorta di elettronica che sfiora la psichedelia.
Qual è stato l’apporto di Lorenzo Montana’ alla realizzazione del disco? Ha avuto un peso anche nella scrittura dei brani o è subentrato in un secondo momento?
Lorenzo è stato fondamentale nella realizzazione di Undercover, è riuscito a concretizzare quelle che erano delle mie semplici demo, ha lavorato sugli arrangiamenti, la fase di scrittura è stata precedente.
Sul tuo sito dichiari esplicitamente che non t’interessa parlare, nei tuoi testi, di argomenti “impegnati”, ma piuttosto di adult’s games and love relationships, che – tieni a specificare – non sono cose da considerare stupide. Perché questa precisazione? Ti spaventa che le tue canzoni vengano considerate “frivole” o credi che il sesso non sia considerata una cosa seria?
Ho dato questa precisazione perché spesso e volentieri se non parli di condizioni umanitarie nel mondo o di problematiche varie sei ritenuto futile, invece anche i rapporti interpersonali possono avere il loro spessore o possono valere anche come momento leggero nella quotidianità, la gente ha anche voglia di distrarsi e di uscire a divertirsi, com’era una volta, per poi tornare con la mente più fresca, questo non vuol dire che argomenti più impegnati non mi interessino anzi, penso che a ognuno spetti il proprio lavoro, e non è l’ascoltare una canzone politicizzata che ti aiuta a cambiare il mondo ma, chi veramente è in prima linea e sacrifica la propria vita per questo.
“Running bastard” è dedicata a qualcuno in particolare?
Running Bastard è un brano divertente ed è dedicato al mio cane visto che l’ha cantato lei, ho registrato la sua voce mentre ringhiava e abbaiava giocando, poi l’ho campionato e utilizzato come uno strumento …ed è nato così.
Ti consideri una provocatrice? Ha ancora senso parlare di provocazione? Molti dicono di no, ma poi si assistono a fenomeni come i milioni di libri venduti da Melissa P… che ne pensi?
Non mi considero una provocatrice, quello che faccio e quello che dico, è quello che sono, la provocazione c’è per chi ne vuole subire il fascino. Per quanto riguarda Melissa P, non l’ho letto ho seguito un po’ le polemiche e come sempre parlare di sesso come cosa sensazionalistica sembra essere una delle cose più interessanti per tv e media vari, probabilmente perché molti non riescono ancora a viverlo tranquillamente, ma lo vedono con morbosità.
Quali sono i tuoi prossimi impegni/progetti?
Ultimamente sono in giro per concerti ma quando sono libera, lavoro al mio prossimo album, la sonorità sarà diversa ed inoltre ci saranno dei brani con altri artisti di cui ho molta stima, mi piacerebbe fare un album insieme ad artisti con percorsi e gusti diversi.Autore: Daniele Lama
www.tyingtiffany.com