Nell’estate del 2009 Lelio Morra, cantante e chitarrista dalla band, partì per la Francia. Sapeva che quel viaggio gli avrebbe dato il ritmo, le immagini giuste per scrivere canzoni. In valigia aveva un disco dei Beirut e la sua esperienza musicale maturata con gli Eutimìa, negli anni precedenti. Rientrò a casa con pochi brani stretti in un pugno, il premio dell’impresa, la prima pietra di una band che ha la dimensione del viaggio nel cuore. Si percepisce bene in Musica per via Chiaia, un pezzo strumentale dai toni folk blues che turbinosamente ci trascina nei colori assolati di Napoli, una città che non conosce lo stereotipo, se non quello di essere felici con pochi soldi nella tasca.
Gente comune è una sorta di canzone-manifesto della band partenopea, che di Napoli conserva i luoghi, ma soprattutto lo spirito del porto: quello di un movimento costante, devoto alla leggerezza e ai ripetuti addii, senza spirito di tragedia. Cantare in faccia ai problemi della vita, nonostante tutto. Suggerisce questo, la voce di Lelio, abile giocoliere di parole, mentre attraversa echi lontani di un cantautorato agrodolce ed ironico, e a tratti strizza l’occhio alla lezione di Rino Gaetano piuttosto che a De Andrè.
Le canzoni dei JFK & la Sua Bella Bionda non hanno bisogno di una seconda possibilità per infestare i pensieri di chi le ha ascoltate: la sezione ritmica sostiene perfettamente la melodia leggera e spensierata, a tratti malinconica, ed insieme, costantemente, danzano. I JFK sono soprattutto un’orchestra di eroi sgangherati che amano la musica e dimostrano di conoscerla fin troppo bene; basta ascoltare Cara, ballata all’amore e al disincanto, perfetto intreccio di voce, flauto, chitarra acustica e ukulele.
Una particolare attenzione va riservata ai testi delle canzoni, mai banali, sempre brillanti ed attenti ad un uso dell’italiano che non resta subordinato alla musica, ma la compenetra raccontando le cose con intelligente ironia.
Vivere nel paese dove la politica è un varietà / per me rappresenta una valida scusa alla mia estranietà, canticchiano in Il Pezzo dell’Estate i fratelli Morra (Lelio e Federica, controvoce e percussioni) e ancora una volta arriva la musica a consolare e distrarre uno sguardo sul mondo che vivrebbe solo di poesia.
In sole sei tracce di un Ep, i JFK & la sua Bella Bionda sono riusciti ad intrappolare il sole. Sei canzoni che sono la formula per tenere un po’ di luce in tasca, tirarla fuori quando serve, o semplicemente sapere che c’è. E si sorride.
JFK & La Sua Bella Bionda _ Una Mela Turka
JFK & La Sua Bella Bionda | Myspace Music Videos
Autore: Olga Campofreda