In attesa del loro esordio discografico vero e proprio che vedrà la luce alla fine del 2011, sarà intitolato a quanto pare Piccole Maschere e conterrà 11 canzoni, il giovane quartetto Bankrobber di Riva del Garda fa circolare come antipasto due EP, e ci occupiamo qui di Rob the Bank (l’altro s’intitola Indifferente, e contiene 3 canzoni).
Vincitori di Rock Targato Italia 2009, il gruppo è formato da Lory Piccinelli (voce, chitarra), Giacomo Oberti (voce, chitarra), Emmanuele Pepè (batteria) e Andrea Villani (basso), e in questo dischetto di 15 minuti mette in mostra la propria via al brit pop, con brani cantati in italiano e in inglese dalla struttura piuttosto easy, in cui gli arrangiamenti e la produzione sono decisamente semplici, a vantaggio però di un maggiore realismo, del coinvolgimento, e del divertimento che scorre direttamente dai musicisti a chi ascolta.
Tra le cose migliori, nei brani, i cori a più voci maschili/femminile cui partecipa tutta la band, su musiche completamente chitarristiche, composte sul riff, corroborati nei ritornelli da tastiera e synth suonati del produttore Davide Brambilla.
I modelli del quartetto sono soprattutto band come Strokes, Stranglers, Graham Day & the Gaolers, Libertines, ma impossibile non notare anche un tepore pop, diciamo così, californiano, nei loro ritornelli decisamente ‘catchy’.
I 5 brani contenuti in questo Ep sono piacevoli perline pop molto coinvolgenti, cui come dicevamo prima un maggiore spessore compositivo avrebbe tolto freschezza; così invece catturiamo un entusiasmo di cui la musica indipendente ha sicuramente bisogno… e in questo senso si comprende l’ospitata di Enrico Ruggeri alla voce in ‘Moviola’ – Ruggieri firma anche il testo di ‘Funerale per un Automa’, sull’altro Ep – che dà molto ai Bankrobber, ma in qualche modo prende pure, rituffandosi in una realtà indipendente che pure un tempo lontano gli era appartenuta e verso cui guarda con nostalgia.
‘Invisible People’ ha un leggero sapore the Muse che ci irrita, mentre ‘British’ è davvero coinvolgente, e i tre brani in italiano sono splendidi esempi di pop rock sbarazzino cui anche le radio potrebbero guardare con interesse (vabbè, lo so che le radio nazionali italiane non li trasmetterebbero mai, i Bankrobber, ma tanto chi le ascolta più, le radio nazionali italiane?).
Sul myspace dei Bankrobber, almeno in questa prima parte del 2011, troviamo addirittura 10 brani ascoltabili liberamente… il consiglio è di farci subito un salto.
Autore: Fausto Turi