Qualche tempo fa mi trovavo nel mio negozio di dischi preferito, chiacchierando tranquillamente col proprietario. Nello stereo suonava il disco con cui Jason Molina ha dato origine all’idea Magnolia Electric Co. Quello con la civetta in copertina, per intenderci. Non potemmo fare a meno di constare come quel disco suoni già come un “classico”, come un lavoro collocato in un passato “indefinito”, storicizzato. La “creatura” Magnolia Electric Co. ha questa caratteristica. E anche questo nuovo EP suona assolutamente a-temporale, sospeso al di sopra dei trend e delle rincorse al post-moderno.
C’è lo Springsteen di “Nebraska”, c’è Dylan, ma soprattutto Neil Young ad illuminare la strada di Molina. La sua musica è di un lirismo quasi esasperato. Si muove con passo felpato a cavallo del country e del blues, il suo sapore folk è il sapore della provincia più desolata.
Il suo stile non invecchierà mai, perché è già vecchio.
In questo mini cd troviamo cinque brani (tra cui la cover di “Warewolves of London” di Warren Zevon) in cui – ancora una volta – spicca su tutto la voce cristallina, limpida, di Jason Molina, affiancata dalle brave Jennie Benford e Nicole Evans. Melodie ariose e arrangiamenti – al solito – spartani, mai sopra le righe. Il violoncello di “Hard to love a man” scava nel cuore. La slide guitar di “Bowery” è un lamento straziante. L’organo di “31 seasons in the minor leagues” traccia la strada su cui la voce di Jason si muove.
Ancora una volta un lavoro di grande delicatezza, notturno ed affascinante. Una passeggiata al chiaro di luna in un prato di magnolie. Facendo ben attenzione a non calpestarle.
Autore: Daniele Lama – daniele@freakout-online.com